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AD ESEMPIO QUESTO CIELO

Compagnia DIMITRI/CANESSA
Regia: Elisa Canessa
Drammaturgia: Elisa Canessa
Attori: Federico Dimitri e Andrea Noce Noseda
Trailer: Link
Anno: 2019
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Raymond Carver / poesia / teatro contemporaneo

Ad esempio questo cielo è uno spettacolo che spinge la ricerca della compagnia Dimitri/Canessa verso un altrove poetico, in una sorta di riconciliazione con quel “mondo contemporaneo” che era stato oggetto di sbeffeggiamento nella precedente produzione: Hallo! I’m Jacket! il gioco del nulla.
«La necessità che ci ha mosso è stata quella di ritrovare, all'interno di questo grigio/ovunque, segmenti di luce. Piccole epifanie. Spazi poetici. Chiarito questo, un autore si è riaffacciato con forza alla nostra memoria. Raymond Carver». Carver si occupa di tutti gli infiniti segmenti che restano fuori e usa la scrittura per avere a che fare direttamente con l'esistenza. Dopo l'ultima pagina dell'ultimo racconto, dopo l'ultima poesia, quello che resta è una voglia commossa e potente di far parte del mondo. Carver è un autore che è riuscito a stento ad evitare una morte per alcolismo e che continuava a scrivere con un tumore al cervello un polmone divorato dal cancro. Eppure, consapevole di non avere più molti giorni da vivere, dichiara imbarazzato in un'intervista che ogni sua poesia dovrebbe intitolarsi “Felicità”.
“Immagina, che ti resti soltanto un minuto da vivere? Che fai?” Chiede l’attore. Non molti saprebbero rispondere a questa domanda. Soprattutto perché mentre ci stai pensando il minuto è ormai passato. Raymond Carver, sulle cui parole poetiche è costruito lo spettacolo, sapeva cosa fare. L'ultimo periodo della sua vita è una frenetica corsa alla registrazione, alla conservazione. Egli lavora incessantemente alla stesura del volume che raccoglierà tutte le poesie di una vita. Da questo nucleo e dalla domanda iniziale prende spunto Ad esempio questo cielo. Sulla scena due attori a dare vita alle parole di Carver rendendo manifesto il suo canto all’esistenza, al mondo, all’umano. È una corsa e un inseguirsi intorno a questo nucleo tematico rappresentato da una piattaforma girevole, dal suo turbinare come ruota intorno al perno. E la forza centrifuga è tutto ciò che ci strappa con forza dalla vita. Lo schema compositivo lancia simbolicamente la parola dentro la scatola/teatro con i due attori come “belve affamate”, a vedere cosa rimane all’osso dell’ispirazione. È una metafora che prende letteralmente corpo nello spettacolo, in un riverbero di parole che viene continuamente consacrato e dissacrato, elevato a rango lirico e poi ridotto a brandelli. Le parole sembrano sgorgare alla bell’e meglio, come qualcosa di pescato a fatica dal torrente. Eppure sono puntuali nella ricostruzione del momento. E' un flusso inesauribile di parole, immagini, dettagli, che si stratificano aprendo inaspettati spazi di libertà. L’autoironia riscatta continuamente la morte. E' una vita freneticamente vissuta nell'infaticabile ricerca della poesia. Una poesia semplice, umana. E che porta verso queste ultime, limpide, parole:
Hai avuto tutto quello che volevi, dalla vita, nonostante tutto? Si.
E cosa volevi?
Potermi dire amato. Sentirmi amato sulla terra.

Altri crediti: disegno luci: Marco Oliani
costumi: Joachim Steiner-Oberndörfer



Produzione: Compagnia Dimitri / Canessa e Theaterwerkstatt Gleis 5

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Elisa Canessa e Federico Dimitri decidono nel 2013 di rendere autonomo il proprio percorso lavorativo dando vita ad una propria ricerca teatrale. Nasce così la Compagnia Dimitri/Canessa. Parallelamente entrambi continuano il loro lavoro di interpreti per per numerose compagnie di Danza e di Teatro.La Compagnia Dimitri/Canessa è apprezzata per il suo lavoro di ricerca, per i suoi spettacoli continuamente in bilico tra danza, teatro e performance, caratterizzati da un registro che spazia dalle tinte drammatiche a quelli più smaccatamente comiche e grottesche. Il tutto supportato da un forte senso estetico condiviso. L’interesse principale non è quello di dare alla ricerca un significato intellettuale precostituito, ma piuttosto quello di porsi in totale apertura verso la vastissima gamma di sensazioni umane, dalle più profonde alle più apparentemente banali e ridicole, che possano però far emergere il “mito”, sia esso positivo o negativo, iscritto all’interno di ogni essere vivente.​Gli spettacoli delle Compagnia vengono rappresentati sia in Italia che all’estero e all’interno di alcuni dei più importanti festival di Teatro Contemporaneo. Tra le principali produzioni ricordiamo: Bruno (2013) spettacolo tratto dalle opere di Bruno Schultz, vincitore del FIT, Festival Internazionale di Teatro di Lugano e nominato da MilanoTeatri tra i migliori spettacoli presentati a Milano per la stagione 2017/18; ..di Giulietta e del suo Romeo (2014), una co/produzione italo/svizzera per il pubblico adolescente; Hallo! I’m Jacket! il gioco del nulla (2016), spettacolo che ha ricevuto numerosi riconoscimenti, finalista In-Box, Premio Nazionale per il Teatro Contemporaneo 2017 e Vincitore del Bando l'Italia dei Visionari per Kilowatt Festival 2017; Ad esempio questo cielo (2020), spettacolo ispirato alla vita a alle opere di Raymond Carver, prodotto con il sostegno della Theatherwerkstatt Gleis 5 (CH).Gli spettacoli della Compagnia Dimitri Canessa sono inoltre stati recensiti da alcuni delle più importanti testate specializzate:La Repubblica, La Stampa, Il Corriere della Sera, Eolo, Sipario, Scenecontemporanee, MilanoTeatri, KLPteatro, Dramma.it, Teatropoli, Paperstreet, Liminateatri, Paneacquaculture ecc..Oltre all’attività produttiva, la compagnia è impegnata in ambito formativo e tiene laboratori di teatro e movimento in Italia e Svizzera. Elisa Canessa e Federico Dimitri sono inoltre docenti esterni del MASTER dell’Università Teatro Dimitri (Svizzera), e collaborano da anni con la Atelierschule (Liceo Steiner, Zurigo ) e con la Raphaelschule (scuola di Alta Pedagogia, Zurigo), dove portano avanti un progetto di teatro sociale con 40 ragazzi disabili. Con loro, per la regia di Federico Dimitri, sono stati realizzati gli spettacoli Il verbo degli uccelli, Orfeo e Euridice, Antigone/Wir sind die Prinzessin.Da gennaio 2018, a Livorno, la compagnia ha dato vita a Wintergarten - Atelier di Teatro Permanente. Si tratta di un luogo che, oltre ad essere il centro di produzione dei propri spettacoli, offre alla città molteplici possibilità di incontro e formazione professionale (Knockout Atelier). All’interno di Wintergarten si organizzano infatti laboratori permanenti di Teatro e Workshop intensivi con alcuni dei nomi più significativi del panorama nazionale di Teatro Contemporaneo che in questi tre anni hanno portato a Livorno studenti provenienti da tutta Italia.
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