Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

CARBONIO

Taverna Est
Regia: Sara Sole Notarbartolo
Drammaturgia: Sara Sole Notarbartolo
Attori: Marco Palumbo, Fabio Rossi
Trailer: Link
Anno: 2019


Generi: Prosa

Tags: dialogo, eutanasia, grammar nazi, grottesco, spettacolo adatto a luoghi insoliti

Pianerottolo di una palazzina metropolitana. A qualcuno è stata indotta morte. Arturo e Piero devono uscire da lì. Ne parlano. Cercano di capire, non capiscono, cercano di parlarne ma le parole si rompono, si confondono, perdono sempre più di senso. Tutto perde di senso. Chi sono loro due e in che rapporto sono fra loro e in che rapporto sono con il morto di nome Luca cui è stata indotta morte?
La colpevolezza e l'innocenza sono giochi di parole, la sostanza si perde e ogni traccia lasciata può significare tutto e niente. Il DNA, la saliva, i bicchieri di latte, i capelli, ma soprattutto il carbonio, cosa emette carbonio?
Carbonio mette a nudo la nostra disperata necessità di non vedere i problemi, quelli seri, come ad esempio il problema di un omicidio appena commesso. I due protagonisti si inerpicano strutturalmente in una logica paradossale ed estetica, tenendo la serratezza del dialogo e la struttura sintattica della comunicazione come uno scudo di difesa dalla realtà.
I due caratteri contrapposti di Piero e Arturo, il mistero dell’omicidio di Luca che diventa sempre più chiaro e parimenti sempre più ambiguo, la difficoltà per il pubblico di parteggiare nettamente per l’uno o l’altro dei personaggi sono la struttura su cui regge questa incalzante cascata di parole. E sono proprio le parole il niente di cui tutto si riempie fino alle estreme conseguenze, e non è un caso se i due protagonisti sono gravar nazi, incapaci di inquadrare la giusta gerarchia che intercorre fra un errore verbale e un omicidio.
Carbonio è uno spettacolo che può essere rappresentato ovunque: dalle prime prove aperte sui terrazzi, cortili, appartamenti, pianerottoli dei palazzi, abbiamo messo in atto quello che risultava evidente già dalla prima lettura: questo spettacolo non ha bisogno di nient’altro che di se stesso.

Produzione: Taverna Est Teatro

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Taverna Est, è una compagnia fondata e diretta dalla regista e drammaturga Sara Sole Notarbartolo nell’inverno del 2004 all’interno di un centro sociale napoletano, il DAMM.
Il primo progetto realizzato assieme è lo spettacolo ‘O Mare, che fa parte della Selezione Premio Ustica ed è premiato come Generazione Scenario 2005.
Nel 2006/ 2007 realizziamo “Santa Lucia della Bella Speranza”, in coproduzione con il Mostar Intercultural Festival e il Teatro Stabile di innovazione Galleria Toledo.
Nel maggio 2008, con “La Tentazione” la compagnia vince il Premio Nuove Creatività. Lo spettacolo è sostenuto dall’Ente Teatro Italiano, dal Teatro Stabile di Napoli Mercadante e dal Festival Primavera dei Teatri.
Nel luglio 2011 Il Faust o della bella vita debutta al Teatro San Ferdinando nell’ambito del Napoli Teatro Festival a luglio 2011 Lo spettacolo, incentrato sul Faust e sul lavoro precario, nasce con tre residenze: a Marsiglia, presso La Friche la Belle de Mai, a Napoli, presso il Teatro Area Nord e a Palermo, presso La Vicaria.
Nel giugno 2012 “Santa Lucia della bella speranza” fa parte della Selezione Fàce a Fàce, parole d’Italia per le scene di Francia” ed è presentato al Théatre de La Ville di Parigi per la regia di David Lescot.
Ad aprile 2013 debutta un primo studio dello spettacolo “Mulini a Vento” realizzato in collaborazione con l’Ex Asilo Filangieri/La Balena, presso il Teatro Stabile di Napoli.
Nel giugno 2013 debutta “Sueño #4”, in coproduzione con il Napoli Teatro Festival Italia, nel 2014 lo spettacolo vince la Selezione "Italia Svezia 2-2, drammaturgie per l'Europa delle Diversità" con il contributo di ERT, Teatro Arena del Sole, Teatro La Soffitta, Bologna.
Nel giugno 2014, “La danse des amants” vincitore della residenza Cantieri Campsirago, debutta al Festival delle Esperidi ed è selezionato da i “Visionari” del Kilowatt Festival.
Dal giugno 2015 la compagnia sta realizzando una serie di workshop su “L’Abbandono” in varie città d’Italia (ad oggi Caserta, Teatro Civico 21; Napoli, START: Palermo, Vicaria/Teatro Mediterraneo Occupato; Torino, Teatro della Caduta; Cagliari, Kyber Teatro).
Tra gli Enti e Teatri che hanno ospitato o prodotto i nostri spettacoli, residenze, workshop: Teatro Valle, Roma; Festival Primavera dei Teatri; Festival di Sant’Arcangelo; Festival Volterra Teatro, Mostar Intercultural Festival; Cavallerizza Reale, Torino; Festival di Drò, Teatro Stabile di Napoli- Mercadante; Teatro Verdi, Milano; Kilowatt Festival, San Sepolcro; Teatro La Friche di Marsiglia; Napoli Teatro Festival Italia; ERT-Arena del Sole, Bologna; La Fabrique du Theatre di Mons (Belgio), Theatre de la Ville, Parigi, attualmente lo spettacolo "Caipirnha Caipirinha" è in distribuzione in Germania ed Austria a cura della Kiepenheur Distribuzione.
Condividi