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INDRA
Ilenia D'AveniaRegia: Ilenia D'Avenia e Francesco Governa
Drammaturgia: Ilenia D'Avenia e Francesco Governa
Attori: Guido Compagno, Giulia De Luca, Alessia D'Anna, Ilenia D'Avenia, Giuseppe Palazzolo
Anno: 2018
Generi: Prosa
Tags: Danilo Dolci, diga, sofferenza, acqua, delicato, terra, territori dell'anima, unione, indra, interdipendenza, connessione, universo, sistema, potenti, abuso, soprusi.
Liberamente ispirato a “Racconti Siciliani” di Danilo Dolci, INDRA mette in scena il dolore della privazione dei sentimenti, la concretezza della povertà, l’incapacità di ribaltare un sistema avvilente che tenta di sopprimere la vita.
Secondo un’antichissima metafora, l’universo è come un’enorme rete che si espande all’infinito in ogni direzione, la “Rete di Indra”: al punto di intersezione di ogni nodo della rete c’è una lucente gemma che splende di luce propria e riflette quella di ogni altra, generando una vasta rete di sostegno che include tutto. Questo spiega l'interdipendenza di tutte le cose. I personaggi di Indra e le loro storie, allo stesso modo, sono connessi e interdipendenti.
Cinque personaggi, cinque anime semplici, ognuna con il proprio dramma e con la propria autentica bellezza, cercano di arrabattarsi per tornare alla vita, per restituire dignità alla propria esistenza, per comprendere e ribaltare un sistema che non li fa vivere.
Costretti a trascorrere la notte in spiaggia, a causa della frana di una montagna che ogni notte scivola inesorabile sulle loro case, discutono, si ribellano, delegano a Dio e si interrogano su quei miracoli universali, incontaminati, che sono le stelle, l’aria e il cielo.
A volte si aiutano, barattano i saperi che si sono inventati o, nel tentativo stremato di ribaltare la trappola, di uscire dalla rete, si uniscono. Altre volte, invece, in un’eterna lotta di conflitti interni ed esterni, dimenticano cosa è giusto e cosa no, cosa è immorale e cosa no, e, in una catena vorticosa di accadimenti, finiscono per rivelare la loro profonda appartenenza ad un unico, comune destino.
La Sicilia che viene raccontata è solo un pretesto narrativo per rivelare i soprusi e le loro conseguenze, per raccontare il diritto alla vita, promuovendo una coscienza collettiva a partire dalla memoria della storia.
Indra è la possibilità di rintracciare la luce nel dolore, la grazia nella ferita, l’abbraccio dell’universo nel momento della separazione. Indra è trovare di più quando si è perso tutto. E’ saper tornare all’origine quando il transitorio muore.
“Non si costruiscono le dighe con i digiuni o con le poesie”, rispondevano spesso a Dolci.
E lui ribatteva: “Sono uno che cerca di tradurre l’utopia in progetto. Non mi domando se è facile o difficile, ma se è necessario o no. E quando una cosa è necessaria magari occorreranno molta fatica e molto tempo, ma sarà realizzata. La diga sullo Jato sarà realizzata per la semplicissima ragione che qui la gente vuole l’acqua.”
Altri crediti: light designer: Francesco Bàrbera
sound designer: Armando Girolami
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Link:
- Spazio Diamante. “Indra” di Francesco Governa e Ilenia D’Avenia, premio InDivenire2018
- DA RACCONTI SICILIANI DI DANILO DOLCI, LA PIECE TEATRALE INDRA SI AGGIUDICA IL PREMIO INDIVENIRE 2018
- Spazio Diamante. “Indra” pluripremiato esordio, metafora sulla necessità di rapporti umani creativi
- Indra, la sorpresa del Festival inDivenire2018
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Ilenia D’Avenia nasce a Messina il 20/01/1993.
All’età di soli tredici anni, rimane folgorata da una piece teatrale: da quel momento la passione per la recitazione cresce in lei rapidamente, portandola presto alla decisione di intraprendere la carriera attoriale con grande determinazione.
All’età di sedici anni entra nella compagnia di Massimo Mollica, prendendo parte alle sue due ultime regie “U contra” commedia di Nino Martoglio e “Il Re Muore”, fiore all’occhiello del teatro dell’assurdo di Jonesco.
Conseguita la maturità classica, si trasferisce a Roma dove frequenta l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico.
Qui, Ilenia prende lezioni da Anna Marchesini, Bruce Myers, Arturo Cirillo e molti altri grandi nomi dello spettacolo. Nel frattempo, per due anni consecutivi prende parte alla trasmissione “Amore Criminale”, in onda su Rai3, recita nel cortometraggio “Rashid” del regista messinese Giampiero Cicciò e nello spot “HIV:OCCHIO” premiato da Ferzan Ozpetek.
L’attrice messinese riceve nel 2014 il premio Mare Festival, consegnatole dall’attore Giorgio Pasotti, per lo spettacolo “Coppia Aperta Quasi Spalancata” di cui è attrice e regista.
Al terzo anno della carriera accademica, partecipa al premio Abbado indetto dal Ministero dell'Istruzione e dell'Università di cui sarà vincitrice: riceverà il premio da una giuria composta da Massimiliano Civica, Mariano Rigillo, Danilo Nigrelli e Luciano Colavero per il monologo “Non ci pozzu cridiri!”, di cui è autrice ed interprete.
Dopo il diploma, l’attrice messinese prende parte all’opera “The Bassarids” del regista Mario Martone, al video Musical del singolo “21 Grammi” del rapper Fedez.
Successivamente reciterà nello spettacolo “L’ultima Madre”, del regista Giovanni Greco, prodotto da DAF in collaborazione con il Teatro Vittorio Emanuele di Messina e l’Accademia Silvio D’Amico.
Sarà poi la volta dello spettacolo di successo “Lei e Lei”, scritto diretto e interpretato da Cicciò, nel quale Ilenia sarà protagonista insieme all’attore messinese e del cortometraggio “In parte” con Ugo Gregoretti, per la regia di Carlo Barbalucca.
Il 2016 vedrà la D’Avenia in due importanti fiction: “La Mafia Uccide Solo d’Estate”, serie tv Rai1 per la regia di Luca Ribuoli, in onda da novembre, e “Rosy Abate” spin-off di Squadra Antimafia con l’attrice Giulia Michelini, per la regia di Beniamino Catena, nelle nostre case dalla prossima stagione.
Nel 2017 e nel 2018, ancora una volta sul piccolo schermo, l’attrice si misura con personaggi diversi, soprattutto ne “Il Cacciatore” per la regia di Stefano Lodovichi e Davide Marengo e in “Una Pallottola Nel Cuore 3”, in cui recita in romano al fianco dell’attore Gigi Proietti.
Il 2018 vince ben due premi, in occasione del Festival inDivenire con INDRA, un progetto da lei scritto e diretto e nel quale gioca un ruolo fondamentale.
All’età di soli tredici anni, rimane folgorata da una piece teatrale: da quel momento la passione per la recitazione cresce in lei rapidamente, portandola presto alla decisione di intraprendere la carriera attoriale con grande determinazione.
All’età di sedici anni entra nella compagnia di Massimo Mollica, prendendo parte alle sue due ultime regie “U contra” commedia di Nino Martoglio e “Il Re Muore”, fiore all’occhiello del teatro dell’assurdo di Jonesco.
Conseguita la maturità classica, si trasferisce a Roma dove frequenta l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico.
Qui, Ilenia prende lezioni da Anna Marchesini, Bruce Myers, Arturo Cirillo e molti altri grandi nomi dello spettacolo. Nel frattempo, per due anni consecutivi prende parte alla trasmissione “Amore Criminale”, in onda su Rai3, recita nel cortometraggio “Rashid” del regista messinese Giampiero Cicciò e nello spot “HIV:OCCHIO” premiato da Ferzan Ozpetek.
L’attrice messinese riceve nel 2014 il premio Mare Festival, consegnatole dall’attore Giorgio Pasotti, per lo spettacolo “Coppia Aperta Quasi Spalancata” di cui è attrice e regista.
Al terzo anno della carriera accademica, partecipa al premio Abbado indetto dal Ministero dell'Istruzione e dell'Università di cui sarà vincitrice: riceverà il premio da una giuria composta da Massimiliano Civica, Mariano Rigillo, Danilo Nigrelli e Luciano Colavero per il monologo “Non ci pozzu cridiri!”, di cui è autrice ed interprete.
Dopo il diploma, l’attrice messinese prende parte all’opera “The Bassarids” del regista Mario Martone, al video Musical del singolo “21 Grammi” del rapper Fedez.
Successivamente reciterà nello spettacolo “L’ultima Madre”, del regista Giovanni Greco, prodotto da DAF in collaborazione con il Teatro Vittorio Emanuele di Messina e l’Accademia Silvio D’Amico.
Sarà poi la volta dello spettacolo di successo “Lei e Lei”, scritto diretto e interpretato da Cicciò, nel quale Ilenia sarà protagonista insieme all’attore messinese e del cortometraggio “In parte” con Ugo Gregoretti, per la regia di Carlo Barbalucca.
Il 2016 vedrà la D’Avenia in due importanti fiction: “La Mafia Uccide Solo d’Estate”, serie tv Rai1 per la regia di Luca Ribuoli, in onda da novembre, e “Rosy Abate” spin-off di Squadra Antimafia con l’attrice Giulia Michelini, per la regia di Beniamino Catena, nelle nostre case dalla prossima stagione.
Nel 2017 e nel 2018, ancora una volta sul piccolo schermo, l’attrice si misura con personaggi diversi, soprattutto ne “Il Cacciatore” per la regia di Stefano Lodovichi e Davide Marengo e in “Una Pallottola Nel Cuore 3”, in cui recita in romano al fianco dell’attore Gigi Proietti.
Il 2018 vince ben due premi, in occasione del Festival inDivenire con INDRA, un progetto da lei scritto e diretto e nel quale gioca un ruolo fondamentale.