Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Mare nero

NoveTeatro
Regia: Daniele Salvo
Drammaturgia: Daniele Salvo
Attori: Andrea Avanzi Leonardo Bianconi Andrea Carpiceci Fabrizio Croci Riccardo Parravicini
Trailer: Link
Anno: 2019
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: migranti, mare, tragedia, persone

“Mare nero” non è uno spettacolo ordinario. In questo lavoro non ci sono “personaggi”, non ci sono “invenzioni teatrali”, non si “rappresenta” nulla. Si tratta invece di una testimonianza, di una realtà fatta di carne e sangue, di volti, di storie, di sguardi, di persone.

Ogni giorno ascoltiamo notizie di naufragi davanti alle coste della Libia o davanti alle nostre coste, vicino a Lampedusa, stupiti, increduli, ma ormai irrimediabilmente assuefatti, anestetizzati di fronte agli schermi televisivi dei nostri salotti. Uomini, donne, bambini, abbandonati a se stessi, salvati o lasciati a morire nelle acque del Mediterraneo. Questi eventi tragici vengono quotidianamente trasformati in partite politiche, esibiti e strumentalizzati da questo o quell’imbonitore di turno. Sono notizie da due minuti, ma danno fastidio, “disturbano” i pranzi e le cene degli italiani, insinuano un dubbio nella moralità della civile Europa.
In “Mare nero” si affronta un “viaggio della speranza”, su una “carretta del mare”: un gruppo di uomini, donne e bambini africani, investe gli ultimi risparmi e li affida nelle mani di altri disperati senza scrupoli che li caricano su una barca totalmente inadeguata, verso il sogno di una nuova vita. Un sogno pagato a caro prezzo. Badate bene però, questa volta non vogliamo parlare di politica, di missioni di soccorso più o meno lecite, di accoglienza, di questioni morali o di opportunità, ma semplicemente e unicamente di esseri umani. Cosa succede veramente a queste persone, cosa spinge queste persone ad affrontare un’esperienza del genere, cosa sognano, di cosa hanno paura. Gli uomini su quelle barche non sono diversi da noi. Come noi sognano, come noi ricordano, come noi amano, come noi piangono, come noi hanno famiglie, fratelli o sorelle lasciati nei loro luoghi di origine, madri abbandonati all’indigenza, figli che aspettano notizie, speranze di una vita migliore.

In questo testo sconvolgente, visionario e non retorico Gianni Paris, tenta di toccare l’interiorità di questi uomini abbandonati a sé stessi. Il loro candore, la loro ingenuità, le loro aspettative affiorano in una realtà quasi surreale. Il viaggio verso le coste italiane diviene un viaggio mentale, onirico, una tragedia moderna, un confronto serrato con i fantasmi di ognuno di noi. Le paure prendono corpo, le loro visioni diventano visibili nel riverbero della luce abbagliante del sole, il mare diviene uno specchio, un deserto colmo di miraggi, nostalgie, apparizioni. Forse ci sono altri uomini che aspettano sul filo dell’orizzonte, ci sono speranze per una nuova vita, lontana da guerre, torture, fame e violenze. Ci sono gli italiani. Ci sono compagni che tenderanno la mano. O forse no. Forse sul filo dell’orizzonte non c’è più nessuno, si sono stancati di attendere. Forse non c’è una nuova vita. E’ troppo tardi. Non è più possibile. Forse l’umanità è stata cancellata. Forse quegli uomini sono cambiati. Forse sono diversi. E tutto sarà vano.

Daniele Salvo

Altri crediti: Progettazione scenografie: Francesca Tagliavini
Realizzazione scenografie: Cristiano Boldrin
Light Designer: Giancarlo Vannetti
Costumi: Francesca Tagliavini
Assistenti alla regia: Chiara Baccarini, Valentina Donatti
Tecnico luci: Riccardo Carbone
Registrazioni a cura di: Daniele Benati
Foto di scena: Marco Marani per Fotografix - Carpi


Produzione: NoveTeatro

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

NoveTeatro è un centro teatrale fondato nel 2007 da un gruppo di giovani professionisti dello spettacolo ed è uno dei punti di riferimento per la cultura teatrale nella provincia di Reggio Emilia. Tra i soci fondatori tuttora attivi il regista, attore e docente Domenico Ammendola e la manager teatrale Carlotta Ghizzoni (precedentemente responsabile organizzativo per la Compagnia Berardi Casolari e per lo spettacolo “In fondo agli occhi” di César Brie). Dal settembre 2014 la direzione artistica è affidata a Gabriele Tesauri. NoveTeatro è ente di produzione di spettacoli di prosa, con un occhio particolare alla drammaturgia contemporanea. Nel suo organico è attiva una compagnia stabile di professionisti, diplomati alle principali accademie nazionali ed internazionali. Nelle proprie produzioni coinvolge artisti e personalità importanti del panorama teatrale italiano. Il risultato di anni di ricerca sulla drammaturgia contemporanea anglosassone si concretizza nel 2013 con la collaborazione con la Gaiety School of Acting di Dublino (Accademia nazionale dell’Irlanda) e successivamente nel 2015 in una nuova apertura internazionale grazie alla collaborazione con la University College of London. I progetti internazionali sono curati dall’attrice, docente e membro del Consiglio Direttivo Carolina Migli Bateson. All’attività di produzione affianca un’intensa attività di teatro civile, recentemente coronata da tre edizioni del progetto “Teatro e legalità” che mette in rete numerosi partner: la Regione Emilia Romagna, diversi comuni della provincia di Reggio Emilia e vari enti territoriali uniti nella causa. La formazione, intesa come formazione di un nuovo pubblico e come avvicinamento del pubblico stesso alla pratica teatrale, infine, è sempre stata una delle mission del gruppo. NoveTeatro, infatti, gestisce corsi e laboratori annuali ed intensivi per bambini, ragazzi e adulti presso la propria scuola di teatro e presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Da alcuni anni la Regione Emilia Romagna è partner di diversi progetti di teatro civile di NoveTeatro, dal 2015 sostiene anche l’attività di formazione e produzione (L.R 13/99). NoveTeatro infatti è stato recentemente riconosciuto come centro di produzione e formazione regionale. Dal 1 febbraio 2016 gestisce il Teatro Comunale Pedrazzoli di Fabbrico (RE).
Condividi