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BARBABLU'

Compagnia Cattivi Maestri
Regia: Antonio Tancredi
Drammaturgia: Francesca GIacardi, Maria Teresa Giachetta, Antonio Tancredi
Attori: Francesca Giacardi e Maria Teresa Giachetta
Trailer: Link
Anno: 2019


Generi: Teatroragazzi (7-99)

Tags: barbablù, charles perrault, femminicidio, favola, violenza di genere, fiaba, racconto, storia, spettacolo, bambini, ragazzi, cattivi maestri, antonio tancredi

Due sorelle lavorano alla maglia intrecciando fili di lana e storie, la loro e quella di un uomo, Barbablù, che un giorno si presenta alla porta. Sta cercando una donna in moglie.
Se le sorelle rifiutano la proposta di matrimonio fatta da quell'uomo, non così fa la più piccola, Anna, la più ingenua, la più curiosa. Ma chi è quell'uomo che ogni tanto dà grandi feste e che è alla ricerca di una moglie sempre nuova? E perché ha quella barba così blu?
La piccola Anna, da quel momento sarà circondata da accortezze e regali. In cambio dovrà rinunciare a fare domande, ad essere curiosa. Potrà fare tutto quello che vuole tranne usare una piccola chiave. Ad Anna spetterà la scelta, ignorare la chiave e la stanza con i misteri che sono custoditi o aprire quella porta per vedere cosa c’è dietro?
La storia di Barbablù inquieta, evoca qualcosa di terribile già nel nome del suo protagonista. Meglio non parlarne, meglio non nominarne neanche il nome perché potrebbe tornare, dice una delle sorelle. E invece proprio il parlarne, il raccontare di lui, di Anna e delle mogli scomparse può aiutare ad allontanare il suo ritorno. La storia di Barbablù è raccontata da quelle due sorelle che per scelta non diventarono mogli di barbablù e che sempre per scelta han deciso di non dimenticare e continuare a raccontare per salvare le sorelle e i fratelli da altri Barbablù. Anche loro, come Anna, decidono di aprire la porta di Barbablù, nonostante possa far paura.
Ma le fiabe lo insegnano bene, la paura è qualcosa che bisogna affrontare per poter crescere e compiersi come persona. E nel farlo, bisogna non abbandonare la curiosità e il vero sentire perché in gioco è la vita.
Raccontare la fiaba di Barbablù è stato, per noi, come aprire una porta segreta, come quella della storia. Dietro quella porta sono tante le cose da vedere e scoprire, a partire dai resti delle mogli di Barbablù, delle donne che lui ha ucciso perché troppo curiose, perché facevano domande. Una morte che è possibile solo spegnendo i sensi, solo con un lungo e continuo lavoro di svuotamento e de-potenziamento dell’altro, una morte dell’anima prima ancora che della carne
Come un predatore, Barbablù isola la sua vittima, la confina nel suo palazzo, le annichilisce i sensi, la rende insicura di ciò che desidera. La sfida di Barbablù ad Anna, non aprire una porta, è solo l’ultima. In palio c’è la vittoria definitiva e completa sulla sua vittima o la sua liberazione.
Barbablù è una fiaba che riguarda tutti, piccoli e grandi. Una fiaba che si interroga sulla libertà e sul valore della curiosità e dell’emancipazione. Come ad Anna è richiesto di scegliere se restare “muta” e “cieca” o vedere e agire, così, a noi, spettatori la fiaba chiede di non rinunciare a chiedere a domandare, a non chiudere li occhi, a tenere sempre attivi e attenti i nostri istinti e, se in difficoltà, a chiedere aiuto. Sono qui, dice Barbablù ad Anna, verso la fine, anche noi siamo qui, dicono le sorelle e i fratelli di Anna.

Altri crediti: Dalla fiaba di Charles Perrault. Costumi di Francesca Marsella. Musiche originali di Claudia Pisani. Allestimento scenico di Francesca Smith e Massimo Ferrando. Sartoria di Francesca Bombace. Tecnico di scena Nicola Calcagno. Foto di scena Massimo Ferrando. Ripresa video di Francesca Pesce. Si ringraziano Giancarlo Caligaris e Francesca Capra.


Produzione: Cattivi Maestri

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I Cattivi Maestri, nati sono nati nel 2000 partendo dalle esperienze del Piccolo Teatro
di Savona di Luciana Costantino e dell’Associazione Culturale Antigone, sono attivi nel campo del teatro attraverso la produzione di spettacoli, l’organizzazione di stagioni e rassegne (dal Festival Internazionale “Approdi” a Borgio Verezzi nel 2004 alle diverse edizioni del Festival del Giallo a Savona a partire dal 2006) e una cospicua attività didattica (con corsi e seminari organizzati in proprio o in collaborazione con scuole, associazioni ed enti).
Dopo avere iniziato nel 2003 a realizzare le Cene con Delitto, dal 2005 al 2013 hanno
gestito la Cantina Teatrale di Savona, guadagnando l’apprezzamento di «Hystrio», la più prestigiosa rivista italiana di settore, che, a firma di Laura Santini, ne parlava come di «uno spazio off teso a trasformare una serata teatrale in un momento conviviale e familiare ma non meno impegnato e artisticamente interessante».
Tra le principali collaborazione della compagnia segnaliamo quella con ANNAPAOLA BARDELONI, attrice, regista e insegnante nei corsi di teatro organizzati dall'associazione dal 2006, con la quale hanno realizzato gli spettacolo “Lu lu” – omaggio ad Alejandro Jodorowskj e “Le due regine”, la storia di Maria Stuarda e la regina Elisabetta di Inghilterra.
Nel 2015 si consolida la collaborazione con ANTONIO TANCREDI, regista teatrale
specializzato nel teatro per l'infanzia (anche vincitore nel 2017 del premio Eolo per le novità), che porta alla realizzazione di tre spettacoli per ragazzi: “Gobbolino, il gatto della strega” tratto dal romanzo di Ursula Morray Williams, nel 2015; “Cavalier senza paura, Don Chisciotte” nel 2016 che racconta le vicende di tre ragazzi che si ispirano ai principi di Don Chisciotte; “Il gigante egoista” nel 2017, tratto dal racconto di Oscar Wilde, semifinalista al Roma Fringe Festival dove è stato menzionato per ricevere il Premio del pubblico.
Sempre nel 2015 è iniziata un'altra importante collaborazione con l'attore e regista
teatrale e cinematografico Bebo Storti che porta alla realizzazione di “Tacco 15 - Non sarai più sola” - spettacolo che parla di violenza sulle donne attraverso la storia di una serial killer e che, nel 2017, è stato rimesso in produzione in collaborazione con Il Teatro della Cooperativa di Milano dove è stato rappresentato una settimana registrando una gran numero di presenze. Nel 2017, sempre con Storti la compagnia mette in scena “Sotto questo sole, la centrale a carbone e le colpe di nessuno” sulle vicende che hanno coinvolto la centrale a carbone di Savona e, più in generale, sulla responsabilità civile e sociale di ciascuno di noi nelle grandi scelte. Lo spettacolo è stato scelto per la campagna nazionale STOP al carbone del WWF, nell'ambito degli eventi organizzati a settembre per Green City Milano in apertura delle manifestazioni per il G7 salute di novembre ’17.
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