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Giulio Cesare
Angelus NovusRegia: Francesco Deri
Drammaturgia: Shakespeare
Attori: Michele Spanò Francesco Deri Michela Gatto
Trailer: Link
Anno: 2019
Generi: Prosa
libero adattamento da William Shakespeare
Giulio Cesare di William Shakespeare si apre con la domanda radicale che ha percorso il teatro dalle origini fino a noi: che cosa significa assumere un ruolo?
Nella prima scena del primo atto alcuni fedeli di Pompeo identificano e schedano uno ad uno i passanti che si stanno recando di gran fretta alle celebrazioni del trionfo di Cesare, appena rientrato in città, vittorioso della guerra civile che ha visto sconfitto il suo grande avversario e che sta per acclamarlo dittatore della repubblica romana. La domanda che pongono ai loro inquisiti è “chi sei? che mestiere fai?”
La vita dell’uomo gettata sulla piazza politica è simile ad un incubo. Mettere in scena l’incubo in una rappresentazione “naturalistica” o descrittiva, disegnando i personaggi a partire dalle loro caratteristiche psicologiche e biografiche, riportando in modo chiaro e lineare gli eventi del dramma shakespeariano, non avrebbe soddisfatto la nostra esigenza principale: sperimentare sulla scena e restituire l’esperienza diretta di quest’incubo.
La scena
Un’immagine del lavoro. La riflessione sul ruolo sociale che siamo per gli altri e ai nostri stessi occhi; ciò che noi siamo in quanto occupati sul lavoro; il lavoro stesso, dispositivo per eccellenza fabbrica delle identità; l'etica del lavoro; l'invenzione di un linguaggio specifico del lavoro, che è simile a quello della propaganda; la produzione stessa di linguaggio per mano del lavoro. Queste suggestioni hanno suggerito l'idea di un palco-laboratorio, un’officina all'interno della quale gli attori/congiurati assumono i ruoli che il tempo gli precipita addosso nel tentativo estremo di cogliere l’occasione politica e cambiare il corso della storia con il lavoro delle proprie mani.
Se una regia descrittiva è come una macchina da presa che guarda da fuori gli eventi e migliore sarà l’inquadratura più saranno chiare le vicende, i particolari, i rapporti e le idee, questa regia, al contrario, tenta uno zoom così profondo su un particolare (l’ambizione di Cassio, oppure il panico di un uomo di fronte a una folla inferocita, oppure l’inquietudine dell’essere costretti ad essere una persona, un ruolo, una maschera) da cambiarne il punto di vista e assistere al dramma come un occhio che da dentro la scena guarda verso il mondo esterno. La recitazione ne viene naturalmente coinvolta e “snaturata” in maniera espressionista.
Gli attori sono attrezzi fra gli altri, compongono la scena e vengono utilizzati come ricettori e ripetitori di frequenze, scossi dagli eventi del dramma e dai conflitti emotivi che agitano ora una, ora l’altra situazione. Come tante diverse performance, gli attori sono chiamati a impersonare ora uno ora l’altro personaggio senza porre l’accento sulla definizione dei caratteri psicologici e biografici, ma con il solo obiettivo di esperire sulla scena il carattere sensibile di ogni situazione.
Altri crediti: Audio e luci Emanuele Visconti
Produzione: Francesco Deri
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Francesco Deri
nato a Livorno il 01/11/84, residente a Savignone (GE), via Giovanni XXIII 1b/2
Insegnante, attore e regista teatrale diplomato alla “scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone” di
Bologna, ha lavorato come attore e regista nella compagnia di Noveau Cirque “Cirque Allant Vers” di Nimes.
Ha insegnato per cinque anni alla scuola “La Quinta Praticabile” di Genova. Tiene corsi di teatro per diverse
compagnie e scuole genovesi.
Come regista si è sempre dedicato alla ricerca sul linguaggio teatrale e cinematografico concentrando i suoi
studi su Artaud, Deleuze, Debord, Benjamin, Peter Brook, Grotowskij e Bene. Ha prodotto diretto e
interpretato tutti i suoi lavori: in teatro “Horatio” (2009), L’Uomo di Majakovskij (2011), Markheim (2014) e
Giulio Cesare (2018), e due lungometraggi: Le Antigoni (2015) e Il Tramonto degli Oracoli (2011).
Per integrare la propria ricerca con materiali anche non espressamente teatrali o cinematografici e per
costituire un gruppo di lavoro e creare uno spazio di aggregazione nel centro storico di Genova, dal 2009 al
2014 ha fondato e diretto il centro culturale “La Loggia di S.Bernardo” a Genova, dove ha organizzato e
ospitato spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, seminari di filosofia e di estetica, mostre pittoriche,
fotografiche e di scultura, lezioni di letteratura e lingue straniere, lezioni di scacchi e concerti.
Giulio Cesare è il primo lavoro che ambisce a una vasta distribuzione nei teatri italiani e esteri.
Michele Spanò
nato a Genova il 27/09/84, residente a Genova, in via Cesare Cabella 23
Attore, regista e insegnante diplomato alla “scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone” di Bologna, lavora
dal 2007 come attore con la compagnia “Eventi” di Genova. Ha preso parte a diversi spettacoli teatrali fra cui
“Improvvisa” (2005 – 2009), “Poesie alla carta” (2011 – 2018). Ha collaborato con il Teatro Storchi nello
spettacolo “I Care”. Attualmente lavora con la compagnia “BunkerLak” di Genova. Sta producendo uno
spettacolo di cui curerà la regia “Le Operette Morali” da Giacomo Leopardi.
Michela Gatto
nata a Genova il 04/06/1992, residente a Ronco Scrivia (GE), in via Postumia 10
Attrice e insegnante di recitazione diplomata alla scuola Shakespeare School - scuola di perfezionamento per
attori di Jurij Ferrini a Moncalieri. Laureata in Scenografia e Costume per lo spettacolo presso l’Accademia
Ligustica di Belle Arti di Genova.
Tra il 2015 e il 2016 ha lavorato presso il Teatro della Tosse – Fondazione Luzzati come costumista. Lavora
come attrice presso la compagnia di teatro TKC The Kitchen Company, ha recitato il molte produzioni fra le
quali “Rumori fuori scena” di M. Frayn, regia di Massimo Chiesa, “Il ritorno a casa” – H. Pinter, regia di
Alberto Giusta e “Non sparate sul postino” – D. Benfield, regia di Mariella Speranza. Ha fondato la
compagnia e associazione culturale “Architeatro” con la quale tiene corsi di recitazione in liguria e in veneto.
Con questa compagnia ha prodotto, scritto e interpretato lo spettacolo “Pontos – Il mare di nessuno” regia di
A. Tich
nato a Livorno il 01/11/84, residente a Savignone (GE), via Giovanni XXIII 1b/2
Insegnante, attore e regista teatrale diplomato alla “scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone” di
Bologna, ha lavorato come attore e regista nella compagnia di Noveau Cirque “Cirque Allant Vers” di Nimes.
Ha insegnato per cinque anni alla scuola “La Quinta Praticabile” di Genova. Tiene corsi di teatro per diverse
compagnie e scuole genovesi.
Come regista si è sempre dedicato alla ricerca sul linguaggio teatrale e cinematografico concentrando i suoi
studi su Artaud, Deleuze, Debord, Benjamin, Peter Brook, Grotowskij e Bene. Ha prodotto diretto e
interpretato tutti i suoi lavori: in teatro “Horatio” (2009), L’Uomo di Majakovskij (2011), Markheim (2014) e
Giulio Cesare (2018), e due lungometraggi: Le Antigoni (2015) e Il Tramonto degli Oracoli (2011).
Per integrare la propria ricerca con materiali anche non espressamente teatrali o cinematografici e per
costituire un gruppo di lavoro e creare uno spazio di aggregazione nel centro storico di Genova, dal 2009 al
2014 ha fondato e diretto il centro culturale “La Loggia di S.Bernardo” a Genova, dove ha organizzato e
ospitato spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, seminari di filosofia e di estetica, mostre pittoriche,
fotografiche e di scultura, lezioni di letteratura e lingue straniere, lezioni di scacchi e concerti.
Giulio Cesare è il primo lavoro che ambisce a una vasta distribuzione nei teatri italiani e esteri.
Michele Spanò
nato a Genova il 27/09/84, residente a Genova, in via Cesare Cabella 23
Attore, regista e insegnante diplomato alla “scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone” di Bologna, lavora
dal 2007 come attore con la compagnia “Eventi” di Genova. Ha preso parte a diversi spettacoli teatrali fra cui
“Improvvisa” (2005 – 2009), “Poesie alla carta” (2011 – 2018). Ha collaborato con il Teatro Storchi nello
spettacolo “I Care”. Attualmente lavora con la compagnia “BunkerLak” di Genova. Sta producendo uno
spettacolo di cui curerà la regia “Le Operette Morali” da Giacomo Leopardi.
Michela Gatto
nata a Genova il 04/06/1992, residente a Ronco Scrivia (GE), in via Postumia 10
Attrice e insegnante di recitazione diplomata alla scuola Shakespeare School - scuola di perfezionamento per
attori di Jurij Ferrini a Moncalieri. Laureata in Scenografia e Costume per lo spettacolo presso l’Accademia
Ligustica di Belle Arti di Genova.
Tra il 2015 e il 2016 ha lavorato presso il Teatro della Tosse – Fondazione Luzzati come costumista. Lavora
come attrice presso la compagnia di teatro TKC The Kitchen Company, ha recitato il molte produzioni fra le
quali “Rumori fuori scena” di M. Frayn, regia di Massimo Chiesa, “Il ritorno a casa” – H. Pinter, regia di
Alberto Giusta e “Non sparate sul postino” – D. Benfield, regia di Mariella Speranza. Ha fondato la
compagnia e associazione culturale “Architeatro” con la quale tiene corsi di recitazione in liguria e in veneto.
Con questa compagnia ha prodotto, scritto e interpretato lo spettacolo “Pontos – Il mare di nessuno” regia di
A. Tich