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D.A.K.I.N.I.

AJARIOT - Performing Arts Collective
Regia: Isadora Pei
Drammaturgia: Emanuele Policante
Attori: Performer Federica Guarragi - Isadora Pei - Ester Fogliano - Alessandra Sala
Trailer: Link
Anno: 2019


Generi: Performance

Tags: performing arts - AI - multidisciplinarietà - femminismo - cyborg

La performance multidisciplinare e transdisciplinare indaga e intende far dialogare i temi dell'Intelligenza Artificiale e delle nuove tecnologie con le teorie femministe contemporanee.

Dai dibattiti, domande e previsioni future sulla dilagante IA e sulle sue possibili ripercussioni, alle teorie di filosofe e attiviste che già negli anni ‘80 parlavano di appropriarsi di scienza e tecnologia e della necessità di una deterritorializzazione delle idee. 
“Nel mondo dell’informatica della dominazione, le donne devono confrontarsi con la questione del loro coinvolgimento con la tecnologia, e affrontarne la complessità”.
Come l’IA può servire alla vita e alla teoria femminista? Come le donne se ne possono appropriare? E quando l’avranno fatto cosa accadrà? 

Anno 3.7
Un cataclisma ha devastato il pianeta; le donne sono scomparse e vige un’oligarchia maschile che crea dei biocyborg dalle fattezze femminili atte al loro compiacimento sessuale, alla riproduzione e generazione di feti solo maschili; la memoria di questi biocyborg viene scaricata e azzerata e i loro corpi vengono smantellati e riassemblati ogni 15 anni; i dati scaricati vengono usati per apportare migliorie e creare i nuovi modelli secondo i gusti dei clienti e le indagini di mercato, mentre i biocyborg sono così privati di esperienza e ricordi. 
Un biocyborg di ultima generazione ha un bug di sistema che le permette di mantenere i dati accumulati nei 15 anni precedenti. Nel nuovo corpo non si riconosce e inizia a porsi delle domande. Chi sono? Che cosa sono?
Girovaga per i sobborghi abbandonati delle città e s’imbatte più volte in un’immagine che non riesce a decodificare. L’immagine la tormenta. Cerca.
La ritrova all’interno di un appartamento disegnata enorme nella parete e, rompendo il muro, trova una scatola con un vecchio terminale e una memoria. Una testimonianza: una filosofa attivista ha salvato un videomessaggio nel quale parla delle donne, dalla loro storia alla loro scomparsa, le società matriarcali, la Grande Dea, la schiavitù, le lotte per l’emancipazione, la conquista dei diritti, i movimenti delle donne e le manifestazioni, le teorie femministe, i women’s studies, gli studi di genere, le teorie queer e le politiche sessuali, la parità salariale. 
Il risveglio. Altre domande. La metamorfosi. Si dà un nome: D.A.K.I.N.I.
Tesse un piano. Ritorna ai centri di produzione, crea un alterego dalle sembianze maschili per accedere ai luoghi di potere e carica il suo stesso bug ad altre biocyborg sviluppandone la memoria e bloccandone le funzioni riproduttive; costruisce un esercito di alleate.
Esse rovesciano il potere maschile in vigore e rinchiudono gli ultimi uomini sopravvissuti in riserve protette. 
Presa di coscienza. Cosa stiamo facendo? Stiamo ripetendo il loro stesso copione. Che fare? 
D.A.K.I.N.I. e le sue sodali creano un nuovo modo di muoversi e interconnettersi con il Tutto, la smaterializzazione dei corpi, un movimento di particelle libero nello spazio e nel tempo.

Altri crediti: Musica originale: Carlo Valsesia
Organizzazione: Selene D’Agostino - Sara Giorla

Produzione: AJARIOT / Co-produzione del Nordisk Teaterlaboratorium ( NTL ) / Co-produzione Cross Residence 2018

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A J A R I O T - Performing Arts Collective

Siamo un gruppo di artist*, performer, attivist*, videomaker, studios*, danzatrici e organizzatrici. Siamo mist* in provenienza, età, esperienze e pratiche. La ricerca, la transdisciplinarietà e il tema dell’autodeterminazione sono i nostri cardini comuni. Tramite essi, esploriamo la relazione tra corpo e immagini visive, le sue intersezioni, le sue potenzialità attive. È un processo poetico aperto: in continuo divenire. Che accoglie le disparità e non unifica. Che ama le differenze.

La nostra ricerca si nutre di pratiche corporee, somatiche, plastiche, visive, documentarie e politiche. In questo modo, proponiamo di investire un campo intuitivo oltre il linguaggio, un campo visivo e fisico che preceda la determinazione di una forma e che sappia rimettere in questione la frontalità della scena tradizionale, interrogando, insieme al pubblico, la realtà.


Il collettivo è nato nel 2014 e ha creato:
- 2014 / 2016 W (h) o - m a n, performance che indaga la questione di genere e le teorie queer; ha replicato al Festival Internazionale delle Arti - Differenti Sensazioni di Stalker Teatro a Biella, all’Università degli Studi di Torino, presso la Cavallerizza Reale di Torino, nella rassegna Fucina Underground di Venezia Mestre, al KolAm Theatre di Prato.
- 2015 / 2017 G i r l I s A G u n sex-workers tra autodeterminazione e violenza, un progetto che sfida alcuni assunti di base riguardo alla prostituzione; ha vinto il bando di co-produzione del Festival Assemblaggi Provvisori 2016 e un periodo di residenza presso la Tenuta dello Scompiglio di Lucca (Italia), ha replicato presso Villa Mais D’ici e il Centre National de la Danse (CND) di Parigi ed ha partecipato al Festival Presente Futuro 2017 al Teatro Libero di Palermo.
- 2018 / 2019 D.A.K.I.N.I. project è stato in residenza artistica presso NTL - Odin Teatret (DK); il progetto è stato selezionato da Cross Award 2018 - Co-produzione Cross Residence 2018 e ha vinto il Bando ORA! Produzioni di Cultura Contemporanea con il sostegno di Compagnia di San Paolo.
- 2019 Il nuovo progetto D.A.K.I.N.I. SUIT(E) ha vinto la residenza e una co-produzione di In\Visible Cities Festival Multimediale Urbano di Gorizia.
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