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LA PACCHIA E' FINITA - MORIAMO IN PACE

CARPET associazione culturale
Regia: Lorenzo d'Amico De Carvalho
Drammaturgia: Anne-Riitta Ciccone
Attori: Maria Vittoria Casarotti Todeschini Gianvincenzo Pugliese Gabriele Stella
Trailer: Link
Anno: 2019


Generi: Prosa

Tags: contemporaneo, dramma

Tre personaggi che fanno irruzione nelle nostre vite, costringendoci ad ascoltare.
Tre monologhi che gettano una luce nuova e impietosa sugli ultimi, coloro che vengono da “fuori” dei confini della nostra società, quei confini sempre più chiusi agli esseri umani ma nel contempo pronti ad accogliere chi per necessità o costrizione è disposto a perdere ogni umanità e farsi oggetto.
Un migrante, salvatosi a stento da quel mare che somiglia sempre più ad una tomba.
Una prostituta, strappata ad una vita semplice e serena, e resa schiava con la promessa di aiutare la propria famiglia.
Un androide, pronto a tutto per dimostrare di essere solo un oggetto al servizio di ogni nostra esigenza.
Tutti nascondo un segreto, a volte terribile, a volte folle, a volte sublime.
Tutti sono qui per raccontarci di loro, ma soprattutto di noi.

Il declino dell'umanità nasce quando un essere umano non viene più vissuto come fine ma come mezzo. In millenni di pensiero e tentativo di evoluzione, l'Uomo ha compreso che tutto può essere il suo simile tranne che un oggetto. La schiavitù, l'uso dell'altro come fonte di reddito senza farlo partecipare del profitto, la mancanza di rispetto e riconoscimento della sua dignità significano, per un essere come quello umano, il ritorno alla barbarie, un ritorno all'indietro nel faticoso percorso della civilizzazione.
“La pacchia è finita!” gridano oggi alcuni nel nostro Paese parlando dei più poveri ed emarginati degli uomini, parole che suonano grottesche soprattutto in un Paese che si è costruito ed è evoluto grazie al fatto stesso di essere in mezzo al Mediterraneo, crocevia di culture, passaggio di uomini che hanno portato in regalo tradizioni, lingue, arte, religioni.
Chi narra e vuole consegnare al presente e al futuro un racconto dell'attualità non può rimanere muto, è costretto dalla sua stessa missione ad osservare e denunciare.
Ecco perché in seguito a queste considerazioni nascono tre personaggi che sono la metafora assoluta del percorso per cui un Paese come quello sopra descritto si sta macchiando del peggiore delitto morale: rendere oggetto le persone.
Esseri umani che arrivano da fuori viaggiando alla ricerca di un presente ed un futuro che non siano di fame o di guerra e che, metaforicamente appunto, ci mostrano cosa stiamo facendo loro.
Una società che questi esseri umani che vengono da fuori, li tiene fuori, fuori dal bordo di un mondo che per esistere ha bisogno di margini, ma allo stesso tempo ha interesse ad averli dentro ma solo se privi di ogni diritto, per usarli.

Questi personaggi, fantasmi che ci scivolano accanto che fingiamo di non accogliere ma che ci servono per gli utilizzi più biechi, umilianti, senza riconoscere loro alcuno status, nemmeno quello di esseri umani, sono l'incarnazione metaforica ed eucaristica della nostra vergogna. Del dovere ontologico che non sentiamo più.

Altri crediti: costumi Andrea Sorrentino
musiche Dj QZU

Produzione: CARPET associazione culturale in collaborazione con NUTRIMENTI TERRESTRI

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CARPET nasce nel 2008 dall’unione di un gruppo di giovani attori, registi, sceneggiatori e scenografi diplomati e collaboratori del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema, al fine di realizzare e promuovere attività artistiche in campo teatrale e audiovisivo.
Sfruttando le competenze specifiche e le diverse esperienze professionali parallele di ciascuno dei suoi componenti, Il collettivo si propone di raccontare, attraverso diverse forme e linguaggi, delle storie che aiutino chi le realizza e chi le guarda a porsi delle domande e a riflettere, ad emozionarsi e a vivere un’esperienza.
Le attività del collettivo CARPET spaziano dall'audiovisivo allo spettacolo dal vivo passando per la formazione e l'organizzazione di eventi, attraverso la produzione di cortometraggi, spettacoli, laboratori, eventi, letture, performaces, sempre indirizzati alla multidisciplinarietà ed alla contaminazione, e creando in questi percorsi collaborazioni con istituzioni di primo livello quali il Centro Sperimentale di Cinematografia, il festival “Quartieri dell’Arte” di Viterbo, il Festival dei Due Mondi di Spoleto, la Casa della Memoria e della Storia del Comune di Roma, nonché numerose associazioni culturali e gruppi teatrali e musicali.

Principali produzioni teatrali

2019
O povo tem sempre razão
testo Anne-Riitta Ciccone, Lorenzo d'Amico De Carvalho
regia Lorenzo d'Amico De Carvalho
Latoaria, Lisbona

2019
La pacchia è finita – moriamo in pace
testo Anne-Riitta Ciccone
regia Lorenzo d'Amico De Carvalho
Off-Off theatre, Roma

2016
Pericles prince of Tyre
testo Lorenzo d'Amico De Carvalho e Vitaliano Trevisan, liberamente tratto da William Shaekspeare
regia Lorenzo d'Amico De Carvalho
Cantieri dell'Immaginario, Fontana delle 99 cannelle, L'Aquila

2015
La presa del potere di Cosimo de' Medici
testo Marco Messeri, Silvia Bendicò e Lorenzo d'Amico De Carvalho, liberamente tratto dall'omonima sceneggiatura inedita di Suso Cecchi d'Amico e Silvia Bendicò
regia Lorenzo d'Amico De Carvalho
Festival Quartieri dell'Arte, Palazzo dei Papi, Viterbo

2013
Avevamo tutti le Converse
scritto e interpretato da Francesco Brandi
regia Riccardo Sinibaldi
“Teatro dei perché”, Lucca

2010
Un posto luminoso chiamato giorno
testo Tony Kushner
regia Lorenzo d'Amico De Carvalho
53° Festival dei Due Mondi, Teatro San Nicolò, Spoleto

2010
Interno notte - variazioni su tema borghese
da tre atti unici di Eduardo De Filippo, Luigi Pirandello e Achille Campanile
regia Lorenzo d'Amico De Carvalho
Teatro dell’Orologio, Roma

2008
Debris / Pathé
testo Dennis Kelly
regia Lorenzo d'Amico De Carvalho
Festival Quartieri dell'Arte, Viterbo
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