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ANGST VOR DER ANGST

Welcome Project - The Foreigner's Theatre
Regia: Chiara Elisa Rossini
Drammaturgia: Chiara Elisa Rossini
Attori: Chiara Elisa Rossini
Trailer: Link
Anno: 2019


Generi: Performance

Tags: Paura, Sogno, Collettività, Individuo, Sperimentazione, trasformazione, fiabe

ANGST VOR DER ANGST nasce dalla necessità di guardare nell’ombra e nominare la paura. Il lavoro affronta paure individuali, angosce, frustrazioni del singolo e fobie della società. Come interagiscono la sfera individuale e quella collettiva? Che peso ha la paura della morte nelle nostre vite e nella nostra civiltà? Le paure, spiriti irrazionali e divini, si impossessano di persone, paesi, città e persino intere nazioni quando queste perdono il contatto con il proprio materiale inconscio, quando ignorano i conflitti e gli emarginati. Paura della paura significa questo: spesso le paure ci spingono nelle braccia di ciò che più temiamo. Al di là del livello individuale, il terrore minaccia oggi seriamente gli equilibri di un vivere sociale democratico, pacifico e antirazzista. Chi è oggi il pifferaio magico? E chi sono i suoi topini? Chi il “lupo cattivo” ed il capro espiatorio? Non esiste forse un legame tra le fobie, l‘odio della collettività, come per esempio l‘omofobia e la xenofobia o l‘islamofobia, e le paure e le frustrazioni dei singoli individui? Marie-Louise von Franz lo spiegava così: „D‘altra parte, dobbiamo renderci conto che, se demoni collettivi possono impossessarsi di noi, qualcosa di loro deve essere presente in noi, altrimenti questo non potrebbe accadere: la nostra porta psichica non sarebbe aperta al contagio. Quando parti dell‘Ombra personale non sono sufficientemente integrate, l‘Ombra collettiva può infiltrarsi attraverso tale porta.“ Lo spettacolo si è in gran parte nutrito, in fase di processo e creazione, dell’immaginario simbolico delle fiabe. Di questo universo onirico il lavoro ha conservato l’atmosfera, dei simboli, delle figure, la struttura. Così, in ANGST VOR DER ANGST le figure del Cervo bianco, del Re, del Lupo, il Diavolo, la Strega e gli spiriti maligni si mescolano con squarci dell’oggi, voci e immagini che ci raccontano una società avvelenata dal terrore.
Una sola persona in scena. Una drammaturgia non narrativa, ma poetica, fatta di giustapposizioni e frammenti. Un dialogo tra attore e pubblico fatto di parole dette e taciute, parole ordinarie e parole misteriche. Un lavoro che intreccia sogni, fiabe delle cultura tedesca ed europea, ricordi e filastrocche, poesie modi di dire, saggi popolari e saggi accademici. Suoni e video. I telegiornali e le voci dei politici, le loro minacce, le promesse e gli scenari che sanno dipingere. Le musiche e i suoni di ANGST VOR DER ANGST sono curati da MUNSHA, una musicista italiana di stanza a Berlino. Munsha ha preso parte al processo creativo facendosi carico della creazione delle musiche originali dello spettacolo. La musica è in questo caso da intendere come controcanto, voce indispensabile, nel dialogo con le immagini e le parole. Una drammaturgia che si ripromette di essere un rito personale e si auspica collettivo (fra attore e spettatori) affinché per una volta, possiamo guardare il volto dell‘ombra e concedergli un po‘ di spazio.


Altri crediti: assistenza ed elaborazione video Aurora Kellermann
musiche originali Munsha
tecnica Silvia Massicci
riprese video Marina Carluccio

ANGST VOR DER ANGST è co-prodotto dal Teatro del Lemming.

Il lavoro è stato realizzato con il sostegno delle seguenti residenze:
- TATWERK | Performative Forschung, Berlin;
- "IN METAMORFOSI - residenze per la ricerca teatrale"- Teatro del Lemming;
- theWorkRoom, promosso da Fattoria Vittadini in collaborazione con Fondazione Milano Scuole Civiche;
- Chille de la balanza, Firenze.

Produzione: Welcome Project in co-produzione con Teatro del Lemming

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WELCOME PROJECT – THE FOREIGNER’S THEATRE è una formazione emergente al femminile nata nel 2015 da un'idea di Chiara Elisa Rossini.
Perché WELCOME PROJECT – THE FOREIGNER’S THEATRE?Il Teatro è un luogo altro, governato da proprie regole e leggi, al suo interno siamo tutti stranieri alla ricerca di intimità e dignità.

Al momento il gruppo è composto da quattro artiste professioniste che vivono in Germania, ma che hanno origini culturali differenti.
La prima produzione di Welcome Project è stata INTIME FREMDE. Lo spettacolo ha debuttato nel novembre 2015 presso Acker Stadt Palast di Berlino. Intime Fremde è stato prodotto dal Teatro del Lemming in collaborazione con TATWERK I Performative Forschung.

Nel 2017 Intime Fremde è stato nominato tra i 10 migliori spettacoli dell'anno dalla rivista Krapp's Last Post.
Intime Fremde ha inoltre di recente vinto il premio Crash Test 2017. Questa è la motivazione della giuria presieduta da Sonia Attinori:

"Per aver saputo toccare i nervi scoperti della convivenza sociale del nostro cupo presente, sollecitando così un interrogativo sulla funzione del teatro oggi, la giuria critica, non senza un'animata ma appassionate discussione, premia il lavoro che più si propone di intercettare il linguaggio di un futuro possibile: Intime Fremde di Welcome Project."


Il nuovo progetto di Welcome Project, ANGST VOR DER ANSGT è stato alle finali del premio Dante Cappelletti 2017 tuttoteatro.com



PER UN TEATRO INTIMO

Il Teatro è il luogo dello straniamento, dove le cose quotidiane diventano insieme qualcos’altro, si fanno simbolo. Ma è anche il luogo di una possibile “intimità in pubblico”.
Nell’universo Teatro lo spettatore è lo straniero per definizione, colui che non conosce le regole del gioco, colui che si trova a dover interpretare simboli e linguaggi sconosciuti. E, in quanto interprete, egli è parte attiva e imprescindibile della scena e dall’azione.
Nel gioco teatrale attori e spettatori sono il simbolo di un identità che non può darsi se non nell’incontro con l’altro.
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