Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Lemon Therapy

Enrico Lombardi/Quinta Parete
Regia: Enrico Lombardi e Alice Melloni
Drammaturgia: Chiara Boscaro e Marco Di Stefano
Attori: Enrico Lombardi Alice Melloni
Trailer: Link
Anno: 2018


Generi: Teatroragazzi (11-18), Prosa

Tags: Sesso, Ironia, Terapia, Primo Bacio, Adolescenza

"Alla fine uno si sente incompleto. Ed è soltanto giovane"
(I. Calvino)
Lemon Therapy è uno spettacolo che nasce da un’indagine durata sette mesi fatta di interviste, incontri e laboratori con ragazzi dagli 11 ai 20 anni, i loro genitori e insegnanti; un percorso che parte dai ragazzi, dalle scuole, luogo in cui si sente sempre più l’esigenza di affrontare un argomento spinoso qual’è quello della sessualità e affettività in età adolescenziale, non in termini di prevenzione o dal punto di vista tecnico-scientifico ma in termini di relazione ed educazione all’affettività. Utilizzando lo strumento teatro e mettendo al centro di questi incontri e laboratori il corpo, un corpo che sta cambiando, che pulsa, che chiede e cerca risposte, Enrico Lombardi e Alice Melloni sono riusciti ad entrare in contatto con i ragazzi, ad esplorare la loro sfera emotiva, aiutandoli ad esprimersi, a raccontare le loro emozioni, per arrivare a comprendere come i tempi sono cambiati, cosa provano oggi, quali sono i loro dubbi, le loro certezze e come vivono la loro sessualità. Ci si è chiesto: esistono nodi intergenerazionali? La prima volta?
L’attesa… la tensione… la sperimentazione… la scoperta di sè e dell’incontro con l’altro.
Chi sono? Come mi percepiscono gli altri? Come sono cambiato?
L’epoca delle passioni tristi, delle non scelte, dove la risposta a tutto è “boh!”: la stagione dell’adolescenza dove il desiderio è di essere contemporaneamente come tutti gli altri e come nessun altro. Quella fase precaria dell’esistenza dove l’identità appena abbozzata gioca tra il non sapere chi si è e la paura di non riuscire a essere ciò che si sogna. Il percorso infine ha visto entrare come autori del testo, Chiara Boscaro e Marco di Stefano, giovani ma già affermati autori milanesi, vincitori di diversi premi alla drammaturgia. Nelle loro mani questo materiale è diventata una commedia in cui P. un trentacinquenne che ha rimosso completamente il ricordo della sua adolescenza, viene aiutato da V. una psicoterapeuta con una “originale” terapia. Terapia in cui la Dottoressa, con provocatorie richieste, rompe più volte la quarta parete, rendendo il pubblico co-protagosta dello spettacolo che, intercettando le reazioni degli spettatori, si trasforma da una replica all’altra. La scenografia firmata da Rewik Grossi fa emergere la contrapposizione tipica adolescenziale di ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere, una pianta di limoni viva e reale e uno schermo artificiale ne sono i simboli, come a volere riportare sul palco ciò che si scatena all’interno dell’animo di un adolescente: il contrasto tra il fingere di essere invulnerabile e la realtà di essere fragili. E’ così che ha preso forma Lemon Therapy, una commedia leggera ma non superficiale, che non vuole solo far ridere, non pretende di dare risposte, lascia spazio alla riflessione e lancia provocazioni sul tema, senza scimmiottare o prendere in giro il mondo adolescenziale ma cogliendone l’ironia, la crudeltà e la tragicità

Altri crediti: Con la consulenza della Dott.sa Melissa Cherubini
Scenografie Rewik Grossi
Video Stefania Centonze
Grafica e illustrazione Gabriele Ferrari
Organizzazione Alberta Froldi

Produzione: Enrico Lombardi/Quinta Parete

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Il teatro può essere un potente strumento di cambiamento personale, sociale e civile.

Partendo da quest’idea, dal 2006, Associazione Quinta Parete, alterna al lavoro di produzione, l’organizzazione di stagioni teatrali e rassegne di teatro ragazzi, ed ha una fervida attività di corsi teatrali e laboratori fuori e all’interno delle scuole di ogni ordine e grado, avvalendosi delle competenze di una pedagogista e di una decina di attori/educatori
Enrico Lombardi, fondatore e direttore di Quinta Parete, drammaturgo, regista e attore, dopo la separazione dalla storica collega e lo scioglimento della compagnia nel 2016, porta avanti il lavoro dell’associazione dando vita alla nuova compagnia EnricoLombardi/Quinta Parete, aprendosi ad altre realtà e proseguendo il suo percorso con produzioni, co-produzioni e collaborazioni con altri artisti e compagnie.
Tutte le produzioni della compagnia Enrico Lombardi/Quinta Parete scelgono la strada di portare sul palco una drammaturgia originale, che parla della nostra società, indagando tematiche legate al contemporaneo in cui lo spettatore si rispecchi e, grazie ad un linguaggio incisivo e diretto, capaci di parlare ad ogni tipo di pubblico.
Nel 2019 la compagnia ha lavorato ad una nuova produzione “Una lacrima di VoV”, un testo di Enrico Lombardi liberamente ispirato al romanzo “L’atlante dell’invisibile” di Alessandro Barbaglia. In scena due giovani attori da poco diplomati all’Accademia Nico Pepe di Udine, Elisabetta Raimondi Lucchetti e Giuseppe Attanasio, e da Federico Raffaelli, attore formatosi presso La città del teatro/Fondazione Sipario Toscana – Teatro Stabile d’Innovazione. Lo spettacolo è andato in scena solo in forma di anteprima ma sarà pronto per la stagione 2019/20.
Parallelamente è in cantiere il progetto “Non disturbare”, uno spettacolo che metterà insieme teatro e psichiatria. L’idea nasce dall’incontro tra Enrico Lombardi e Melissa Cherubini (medico psichiatra). La drammaturgia, ancora embrionale, verrà arricchita e prenderà forma grazie alla ricerca sul campo fatta di interviste, presentazioni ed incontri per raccogliere la percezione, le sensazioni e i pensieri che le persone hanno verso le i disturbi psichiatrici di ultima generazione: Disturbo della personalità narcisistica con particolare attenzione ai social media, Ortoressia, Hikikomori e Shopping compulsivo. Attraverso lo stigma nei confronti della malattia psichiatrica si indagherà in modo più ampio la società, mettendo al centro l’essere umano e il rapporto che ha con sé stesso, gli altri, il denaro, il cibo, la salute e pregiudizi.
Nel 2018, in collaborazione con Marco Di Stefano e Chiara Boscaro che ne hanno curato la scrittura, prende vita “Lemon Therapy” spettacolo sull’affettività e la sessualità in età adolescenziale, nato da un’indagine durata sette mesi insieme a ragazzi, genitori e insegnanti. Una commedia leggera ma non superficiale che lascia spazio alla riflessione, lanciando provocazioni attraverso l’ironia, la crudeltà e la tragicità tipiche di un’età complicata come quella dell’adolescenza. Lo spettacolo debutta a livello nazionale al Vimercate Ragazzi Festival 2019. Nello stesso anno riceve anche il riconoscimento “Selezione Visionari Kilowatt Festival 2019”.
Sempre nel 2018 nasce lo spettacolo di teatro ragazzi, Amico di pezza, con Carlo Dalla Costa, attore diplomato all’Accademia Nico Pepe di Udine. Nato dopo una serie di laboratori specifici svolti all’interno delle scuole dell’Infanzia e Primaria, lo spettacolo esplora il tema delle emozioni, attraverso una storia che vede il bambino coinvolto in modo empatico grazie anche all’utilizzo di immagini, giochi d’ombra e musiche.
Nel 2017 debutta Sono Tutti mio cugino, co-prodotto con Teatro Forsennato di Roma. Spettacolo costruito su un canovaccio che racconta la storia di una famiglia e di una festa di paese, mostrando, attraverso i vari aspetti della società (politica, religione, lavoro, famiglia, mezzi di comunicazione), come siano cambiate la percezione e le modalità di condivisione dal dopoguerra ad oggi. Una commedia, a tratti grottesca, a tratti malinconica che coinvolge il pubblico anche tramite ad un gioco metateatrale: in scena una cabina telefonica funzionante dove gli spettatori potranno farsi chiamare.
Nel trienno 2017/2019 la compagnia partecipa al Festival della Filosofia con perfomance site specific dirette da Enrico Lombardi.
Condividi