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FELLINI ZIRKUS BOULEVARD

il Cappello Rosso
Regia: Michela Aiello
Drammaturgia: Michela Aiello e Christophe Croes
Attori: Marionettista: Michela Aiello
Trailer: Link
Anno: 2017


Generi: Teatroragazzi (8-99), Figura

Tags: Fellini, Circo, Marionette, La Strada

Fellini Zirkus Boulevard è uno spettacolo di marionette liberamente ispirato al mondo visionario e poetico di Federico Fellini e in particolare a “La strada”.

Senza necessità di parole, seguendo l’ onda delle musiche di Nino Rota, si passa dalla rumorosa ambientazione del circo alla malinconica aria di tromba suonata da Gelsomina.

Lo spettacolo è ambientato in un circo abbandonato.
Tutti sono partiti. Rimane solo l’ombra di un sogno, un ricordo, l’eco di una melodia di carillon.

Fellini Zirkus Boulevard è anche un omaggio a questo gioco crudele che è il circo - come scrive Genet- un insieme di audacia e perfezione, solitudine e pazzia, festa e morte.
Gelsomina è un clown con due facce, una triste e una allegra; esiste solo nel tempo della sua apparizione.

Lo spettacolo è nato perchè anche noi, come Fellini, ci siamo innamorati di quella “bambina- vecchina un po’ matta e un po’ santa, di quell’arruffato, buffo, sgraziato e tenerissimo clown che ho chiamato Gelsomina e che ancora oggi riesce a farmi ingobbire di malinconia quando sento il motivo della sua tromba.”

Una scatola rossa dalla quale si parte e a cui si torna, seguendo una piuma, sospesi nel vuoto.
Sempre sulla strada.

Produzione: il Cappello Rosso

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Il cappello Rosso è una compagnia di teatro di figura constituita da Michela Aiello e le sue marionette.

Il Cappello Rosso, perché stanca di aspettare sovvenzioni o inviti sono andata a portare il mio teatro in strada: il cappello dunque come simbolo di indipendenza e libertà. La libertà del saltimbanco, oggi qui domani chi lo sa.

Diplomata in Arti e Scienze dello Spettacolo a “La Sapienza”, partecipa a diversi spettacoli come attrice, performer e regista, arrivando a focalizzarsi sempre più in un linguaggio gestuale e alla sua fusione con le marionette e la danza.

Il suo primo incontro con il mondo delle marionette avviene nel Taller de Pepe Otal, nel 2010, a Barcellona, e da questo momento inizia a viaggiare con i suoi spettacoli per strade e festival, tra Francia, Italia, Messico, Corea, Inghilterra, Belgio, Argentina e Cile.

Nel 2012 riceve una residenza di ricerca presso l’ESNAM di Charleville Meziers, e segue la sua formazione partecipando a stage internazionali nel Projecto Funicular (Lisboa) nel campo del teatro d’ombre, (con Fabrizio Montecchi de la compañía Giocovita), del teatro d’oggetto (con Agnés Limbos,Nicole Mossoux e Renè Baker), della costruzione di marionette di taglia umana (con Natacha Belova), e della loro manipolazione (con Yngvild Aspeli).

Nel settembre 2015 presenta “Judith et la tete d’Holopherne” nella sezione OFF Rue del Festival Internazionale di Charleville Mezieres.
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