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Esodo

odemà
Regia: Davide Gorla, Enrico Ballardini, Giulia Diletta D'imperio
Drammaturgia: Davide Gorla
Attori: Davide Gorla, Enrico Ballardini, Giulia Diletta D'imperio
Trailer: Link
Anno: 2018
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: musica, luce, macchinazioni, potere, ombre.

Dopo "A tua immagine" e "Mea culpa", il terzo e ultimo atto di un viaggio che approda tra le righe dell'Antico Testamento.
Mosè, sulle sue spalle pesa il fardello di un popolo sconfinato da traghettare verso una terra, verso una promessa. Terra che non è stata incartata come un bel dono, ma che va conquistata con il sangue e la ferocia.
Per riuscire a muovere il suo immenso popolo attraverso il deserto, Mosè chiede al suo Signore di mostrarsi a lui davanti alla sua gente, affinché venga per sempre creduto e rispettato.
Nel libro dellʼEsodo, il Signore si rivela per la prima volta attraverso un segno che corrisponde a un fonema: la parola scritta. Il Signore, da questo momento in poi, affida la sua voce alle scritture. Saranno i sacerdoti Aronne e Cur, personaggi biblici apparentemente secondari, a farsi tramite della Parola di Dio.

Note di regia:

Siamo partiti dalle pagine del libro della Bibbia conosciuto come "libro dell'Esodo" che, oltre ad essere considerato uno dei testi da cui nascono le tre più grandi religioni monoteiste, è documento esemplare per decifrare le nostre origini culturali ed etiche.
Addentrandoci nella lettura, ci siamo resi conto di quanto i racconti biblici svelino e rivelino l’umano.
Ci ritroviamo tra le mani, tra i piedi, la storia delle storie. Nel teatro, il nostro tempio, invochiamo, più che evocare, qualcuno che interpreti la parola per noi.
E se la parola scritta che si interiorizza diventa l'espressione di un bisogno, noi proviamo a testimoniare il desiderio, ovvero la ricerca di ciò che ancora non è ...una visione dove parola, luce e suono siano alfabeto del nostro sentire.
Per raccontare questa storia, proviamo a partire dalla musica, vecchie canzoncine che si infilano nella testa il mattino e non ci lasciano per tutto il giorno. La Cabala ebraica ci insegna che originariamente la parola del creatore era semplicemente musica e solo in seguito è stata, per nostra necessità, rivestita di parole.
Esodo è la storia del nostro cammino, la letteratura del nostro tentativo di farci strada. È il nostro viaggio attraverso i mezzi che abbiamo a disposizione. Quelli che la risacca del mare ci ha lasciato a riva.
Esodo è lo stupore di immaginare l’inimmaginabile: un deus ex machina, un amplificatore di luci e di suoni che si nasconde là dove noi non possiamo nasconderci.
Ci interroghiamo sulla nostra umana predisposizione alla schiavitù. Schiavi dell’io, schiavi di io, d’io.
Ecco che le nostre macchinazioni teatrali si fanno metafora precisa delle macchinazioni di potere. Citando James Joyce, Il Mago di Oz, Marguerite Yourcenar e William Kentridge con i suoi giochi di ombre, cerchiamo di attraversare una terra che non troviamo mai.

Altri crediti: scene e costumi di Margherita Platé, luci di Monica Gorla

Produzione: Odemà

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La compagnia teatrale Odemà nasce nel 2009 dall’unione artistica tra Enrico Ballardini, Giulia Diletta D’Imperio e Davide Gorla. La prima occasione d’incontro risale al 2006, quando Davide Gorla ed Enrico Ballardini dirigono e interpretano “Quando usciremo” di Gianni Hott allo spazio Zazie di Milano. In quell’occasione comincia a prendere forma il metodo che caratterizzerà lo stile di Odemà: un lavoro fisico che nasce dal gioco e dall’improvvisazione nello spazio. Scene e costumi semplici e una naturale inclinazione musicale danno vita a un teatro di ricerca e insieme popolare: un laboratorio di artigianato teatrale dove ritmo e movimento sposano testi ricchi e ritmati. Nel giugno 2009 Odemà riceve la segnalazione speciale al Premio Scenario per lo spettacolo “A tua immagine” che vince poi, nel 2010 anche il premio dello spettatore dei Teatri di Vita di Bologna e la rassegna di drammaturgia Argot off 2011 a Roma, infine nel 2014 vince il premio Playfestival 2.0 che li porterà al Piccolo Teatro di Milano nella stagione 2015/2016. Dal 2010 A tua immagine è in tournée per l’Italia. Nel percorso della compagnia, prende forma da un lato l’esigenza di approfondire il linguaggio e il metodo di lavoro che hanno unito i tre artisti milanesi e dall'altro quello di esplorare il teatro canzone, le tematiche ambientali e di sostenibilità attraverso il teatro di divulgazione scientifica. A maggio 2011 la compagnia Odemà partecipa al festival internazionale di teatro “Temporales Teatrales” a Puerto Montt, in Cile, con lo spettacolo “El año en el cual el mundo terminò”.
Altri festival ai quali la compagnia Odemà ha preso parte, ricordiamo: Vie festival, Modena 2009 – Dro festival 2009 - Volterra 2009 – Short Theatre, Roma 2009 – Tunz Festival, Napoli 2010 – Teatro Elfo Puccini, Vetrina Italia Milano Oltre – Kilowatt Festival, S. Sepolcro 2011 e 2012 dove esordiscono con lo spettacolo “Mea culpa”, progetto drammaturgico di Enrico Ballardini, regia di Ballardini, Gorla e D'Imperio.
A due anni dalla sua fondazione, Odemà coproduce ed interpreta lo spettacolo su Modigliani insieme al compositore e musicista Gipo Gurrado. Parallelamente, la compagnia continua la sua ricerca sulle dinamiche del potere e della comunicazione che hanno caratterizzato le prime opere, lavorando a nuove produzioni teatrali che vedranno la luce nella prossima stagione.
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