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Oh Gregor!

Associazione culturale Smascherati!
Regia: Danilo Cremonte
Drammaturgia: Danilo Cremonte
Attori: Stefan Godonoga, Arian Imani, Axel Lepper, Rita Marinelli, Anna Poppiti, Jhans Serna Rayme
Trailer: Link
Anno: 2017


Generi: Altro

Tags: kafka, metamorfosi

“Oh Gregor!” - gioco scenico in una stanza
“Oh Gregor! gridò la sorella col pugno levato e lo sguardo penetrante. Dalla sua metamorfosi erano le prime parole che gli rivolgeva direttamente.” F. Kafka, La metamorfosi
Mai più sarà chiamato per nome.
Lo spettacolo "Oh Gregor!" trae spunto da diversi racconti di Kafka, in particolare La metamorfosi.
Kafka non voleva che nella copertina del libro comparisse una raffigurazione di Gregor (l’Ungeziefer, l’insetto immondo che “non lo si può far vedere neanche da lontano”), e lo spettacolo non è la rappresentazione del racconto. Le azioni e i gesti degli attori (coautori del pezzo), il gioco di luci e ombre, le musiche (soprattutto Lieder tedeschi - i cui testi non sono secondari - ma anche melodie klezmer e la canzoncina preferita da Kafka), forniscono continuamente nuovi spunti allo spettatore che assiste davanti a sé allo sbocciare poetico dell’opera, e, che alla fine, come destandosi un mattino da sogni inquieti, resterà con domande che non troveranno risposte certe. Attraverso l’uso di pochi oggetti, la stanza si trasformerà nel corso dello spettacolo in un ripostiglio, dove l’insetto umano - condannato a morte - costruirà la sua tana (altro racconto di riferimento), dove ritirarsi in attesa della fine.
Musiche:
Nacht und Träume, F. Schubert - M. von Collin
Eden, N. Kennedy
Nun will die Sonn’ so hell aufgehn, G. Mahler - F. Rückert
Num leb’ wohl, du kleine Gasse, F. Silcher - A. von Schlippenbach
Ständchen (Serenata), F. Schubert
Shapiros Korohod, Budowitz
Beim schlafengehen, R. Strauss – H. Hesse
Versi di animali

“Se il bocciolo si dispiega nel fiore, il bastimento di carta, che si insegna a fare ai bambini, si «dispiega in un foglio liscio». E questo secondo tipo di «spiegazione» è propriamente adeguato alla parabola, al piacere del lettore di stenderla, finché il suo significato sia del tutto «piano». Ma le parabole di Kafka si dispiegano nel primo senso, e cioè come il bocciolo diventa fiore. Perciò il loro prodotto è affine alla poesia.” W. Benjamin
“Ciascun personaggio di Kafka si trova rinchiuso nella barzelletta della propria vita come un pesce in un acquario; e la cosa non lo diverte affatto. Perché una barzelletta è divertente solo per chi è davanti all'acquario; la kafkianità, invece, ci fa entrare nelle viscere di una barzelletta, dentro l’orrore del comico.” M. Kundera
“Tutte le sue opere rappresentano l’orrore di equivoci misteriosi e di una colpa scevra di colpe negli esseri umani.” M. Jesenská
“Il sacrificio rituale, si sa è ricorrente in Kafka, dalla Colonia al Processo. Intorno a Gregor mutato in Ungeziefer ruota insomma tutta una costellazione del Sacro e delle sue tensioni polari; la tradizione mosaica e quella greca; il corpo che la serva dice «piatto e risecchito» dell’umano insetto morto e divenuto spazzatura e quello dei campi nazisti; la violenza religiosa e la metamorfosi cristiana dell’anima che esce dall’involucro e, dice Dante, «vola alla giustizia».” F. Fortini

Altri crediti: Assistente: Christine Lord. Luci: Christian Sorci. Ha collaborato Waqas Ali Majeed.

Produzione: Associazione culturale Smascherati!

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Associazione culturale Smascherati! / HUMAN BEINGS - International cross cultural theatrte workshop
L’Associazione culturale Smascherati! e l’omonima compagnia teatrale dirette da Danilo Cremonte sono state fondate nel 1989 da artisti provenienti da culture teatrali diverse; l’incontro ed il confronto tra esperienze umane e culturali anche lontane tra loro, e la contaminazione tra differenti forme di espressione artistica sono quindi all’origine del lavoro.
Da queste premesse nel 1994 nasce "Human Beings-International cross cultural theatre workshop" (progetto sostenuto da Regione Umbria, Comune di Perugia, Università degli Studi e Università per Stranieri), cui partecipano persone con diverse esperienze, provenienti da ogni parte del mondo. "Human Beings" - luogo d’incontro tra “migranti” e atelier creativo - assorbe oggi le energie principali dell’Associazione Smascherati! ed è divenuto il paradigma stesso della ricerca artistica e della produzione teatrale della compagnia.
“Non si tratta di sommare attori di tutti i paesi per ottenere l’ennesimo ritratto pubblicitario all'umanità (leggi: società multietnica), ma di sottrarre da ciascuno la propria identità per rintracciare quel davvero minimo comun denominatore che è l’essere umano. E’ lui lo straniero da ricercare in ciascun attore (e spettatore); e non è detto che sempre ci sia, che sia in grado di parlare o di muoversi o appena di vivere. Sia pure nello spazio protetto di un laboratorio o nel tempo sospeso di uno spettacolo teatrale.” P. Giacchè, "Carte".
Un progetto originale oggetto di numerose ricerche, tesi di laurea e articoli, documentato in parte nel libro "Carte" (2005), e nel film "Teatro Rifugio" (2014, regia di Gabriele Anastasio).
Nel solco di questa esperienza sono quindi nati altri progetti, in particolare: "Saltatori di muri", rivolto specificamente ai giovani di “seconda generazione” (FEI 2011/12); "Teatro Rifugio" - Luogo protetto per il racconto dell’esilio (FER 2013); "Oltre il ponte" (MigrArti 2016, MiBACT).
Con lo spettacolo “Oh Gregor!” partecipa nel 2017 al "VI Festival internazionale di teatro di Shandong", a Jinan (Cina).
Nell’attività di studio e formazione, particolarmente importante è stato l’incontro con alcuni maestri e artisti di teatro e di teatro-danza: Malou Airaudo (Folkwang-Hochschule Essen), Eugenio Barba, Pierre Byland, Marisa Fabbri, Jacques Lecoq, Bénédicte Billiet e Julie Ann Stanzak (Tanztheater Wuppertal Pina Bausch).
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