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Vestimi bene e poi uccidimi

Atopos Compagnia Teatrale
Regia: Marcela Serli
Drammaturgia: Marcela Serli
Attori: Ksenija Martinovic Federica D'Angelo
Anno: 2017


Generi: Prosa

Tags: educastrazione, burla, disamore, scelta, sbaffeggiare

Cos’ è davvero “Vestimi Bene e Poi Uccidimi” ?
Due attrici (una serba e una siciliana) e una regista (argentina).
Delle domande: Cosa comporta fare il nostro lavoro in Italia? È eticamente corretto
fare arte con il proprio vissuto?
Un personaggio: Ofelia e la repressione, Ofelia e il disamore, Ofelia e la morte.
Chi è oggi Ofelia?
Un testo: Smascheramenti continui quasi a cadere, ancora una volta lì dentro,
nel caro, nostro, Amleto. Amleto e il teatro, Amleto e la finzione,
Amleto e la fine delle cose.
Un gioco: Poetico di due donne che fanno le attrici e che per una sera
interpretano un personaggio.

L'inizio
Il desiderio di indagare e raccontare
l’intimità di una ragazza che esce dalla
casa dei suoi genitori. La spinta ad
uscire da quel mondo, per crearsene
uno proprio o almeno trovare un posto
in questo mondo, costituirà ad un certo
punto la sua “uscita da se stessa”,
portandola a compiere l’estremo atto
al pari dell’Ofelia shakespeariana.
L’analisi di questo primo lavoro ci ha
fornito elementi di riflessione esterni
al mondo di Ofelia, pensando alla
giovane come se, essa stessa, fosse
quasi una pianta. Una pianta che vive
in un giardino dove non è desiderata.
La stessa lavanda, il muschio, il
narciso dell'Ofelia shakespeariana
alludono al destino di fiore che non si
trasformerà in frutto, ma si farà invece
luttuoso ornamento della tomba
paterna e della propria.

Produzione: Collaborazione alla produzione Premio Lidia Petroni Residenza Idra

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Atopos Compagnia Teatrale si fonda dopo aver vinto il Premio alle Arte Sceniche Dante Cappelletti 2010 con Variabili Umane, spettacolo che vede in scena 13 persone, attor* e danzator* trans e non, con la drammaturgia e regia di Marcela Serli.
Nel corso degli anni la compagnia ha indagato, attraverso laboratori di studio aperti alla cittadinanza, dibattiti universitari e la produzione di spettacoli teatrali, il tema delle identità di genere, e in maniera più ampia il tema della definizione e dell'accettazione di sé.

Il progetto ATOPOS è oggi costituito da:
• laboratori itineranti di studio sulle identità di genere denominati ATOPOSLAB;
• la “trilogia atopossiana sul genere” ossia tre spettacoli teatrali con regia di Marcela Serli: Il teatro è un’altra cosa; The gender show-questo sconosciuto, maschile plurale; Dell’essere padri;
• il romanzo “Caleidoscopic*” di Irene Serini, Scrimm Edizioni;
• eventi socio- culturali sviluppati attorno al tema delle identità di genere.
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