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Dramma nell'aria da Jules Verne

B.E.A.T. teatro
Regia: Gennaro Maresca
Drammaturgia: Fabio Casano
Attori: uno sconosciuto - Roberta de Pasquale un proprietario - Gennaro Maresca un giovane ragazzo - Arianna Cozzi
Trailer: Link
Anno: 2016


Generi: Teatroragazzi (6-18), Prosa

Tags: Jules Verne, Dramma, Aria, Mongolfiera, Nuvole

SINOSSI
Francoforte sul Meno. Settembre. Un giorno tra il 1850 e il 1859. Un giovane uomo francese ha appena predisposto la sua mongolfiera ad una fiera. Gli toccherà volare solo poiché gli ospiti gli hanno dato buca. Ma nel grigio cielo della città, quando il silenzio dell’aria lo avvolge, il Proprietario avrà visite nel suo resistente pallone. Lo Sconosciuto, uno strano collezionista di litografie, ha deciso di dar prova alle sue megalomani idee a cui nessuna istituzione ha dato ascolto. Si darà luogo, tra vino, musica e un macaron, ad una diatriba tra l’esigenza di spingersi oltre il limite e il cinismo umano. Un assurdo sequestro di persona.

NOTE DI REGIA
La messa in scena vuole omaggiare Jules Verne: un uomo affascinato dalla curiosità umana, soprattutto quella che ha portato alle grandi scoperte. Jules Verne ci fa realizzare davvero un giro nel mondo in ottanta giorni, ci fa immaginare il viaggio al centro della terra, ci fa vivere di curiosità, di scoperta.
Lo spazio è il numero due. Due protagonisti, due spazi. Da un lato i personaggi nel loro improbabile, instabile, circolare cesto della mongolfiera, dall’altro la mongolfiera stessa, colorata, di cartapesta, leggera e in balia di un cielo padrone che una volta fa pioggia e una volta fa sole. Il numero due nella smorfia napoletana è “a’ peccerella”, la bambina. La bambina gioca, tanto. Il gioco è il teatro. Il gioco è Jules Verne e tutti gli animi inquieti e tutti gli artisti. Con gli attori ho giocato tanto. Due personaggi che ho voluto descrivere come due nessuno. Il proprietario di mongolfiera potrebbe essere “un” proprietario di mongolfiera, un cinico o meglio, uno che non s’importa nulla della grandezza delle scoperte umane che invece decanta alle presentazioni nelle fiere. L’altro è “uno” sconosciuto, un illuso poeta della scienza che vive sotto il peso insopportabile della sconfitta e del mancato ascolto. Due nessuno che si dimenano, litigano sul senso delle cose nell’aria, tra il rischio della morte e l’amicizia, tra un bicchiere di vino, un macaron e una scia di illustrazioni sul volo che lo sconosciuto farà volare nell’aria.
“Dramma nell’aria da Jules Verne” vuole intrattenere il pubblico con una scena semplice, vera, sincera; vuole mettere su un racconto un po’ commedia e un po’ tragedia. Un piccolo Pierrot. Un Chaplin. Un dramma della fragilità dell’uomo rappresentato su una mongolfiera di carta pesta e un cesto di vimini.

Altri crediti: Aiuto regia - Fabio Casano,
Scenografia - Barbara Veloce,
Disegno luci - Paco Summonte,

Musiche da Mendelssohn, Camille Saint-Saëns, Shostakovich e Edith Piaf

Produzione: B.E.A.T. teatro

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La compagnia under35 B.E.A.T. teatro nasce formalmente nel 2015, da un’idea di Gennaro Maresca, allievo attore in recitazione teatrale e da fermo all’Accademia d’Arte Drammatica “S. D’Amico” e attualmente docente di recitazione dei laboratori teatrali al Nuovo Teatro Sanità di Napoli, insieme a Fabio Casano, economista, giovane attore suo allievo e drammaturgo.

Sin dalla prima esperienza di collaborazione dei due fondatori durante la lavorazione a “Il Discorso” al Piccolo Bellini di Napoli, in concorso alla nona edizione de La corte della formica, i due hanno iniziato un percorso di ricerca, volta alla fusione del linguaggio cinematografico e teatrale, un linguaggio che avvicini la gente, che faccia risaltare vividamente l’intento di creare il luogo di unione tra gli uomini. Il teatro realizza il suo magnifico ruolo. Lo studio delle determinanti commerciali di produzione è una variabile fondamentale della compagnia: vogliamo conoscere il nostro pubblico e per questo mettiamo a frutto le nostre abilità (comunicazione, marketing, social).

Rubiamo dalla letteratura le storie che ci fanno sognare. Per lo più la prosa: dalle atmosfere “beat” anni ’40 di “Youth/Giovani” (vincitore come miglior spettacolo nelle rassegne UT.35 festival – I Edizione e Sipari d’Emergenza - V edizione), al rocambolesco volo in mongolfiera di “Dramma nell’aria da Jules Verne” (Selezionato per Milano OFF F.I.L. Festival – II Edizione e Avignon Le OFF 2018), passando per gli aspetti più cupi di alcuni celebri racconti moderni, tra i sotterfugi de “La Volpe e il Gatto”, qui in un’insolita veste noir, e i segreti delle due anime, ormai adulte e tormentate, che ispirarono le avventure di due “eterni” bambini in “Peter e Alice attraverso lo specchio” in scena al Nuovo Teatro Sanità nella stagione 2016/2017. Presente e passato che si incontrano, continuamente, seguendo il ritmo che governa gli uomini, come in “Patroclo e Achille”.

Con B.E.A.T. teatro vogliamo scoprire qual è il lato crudele del nostro teatro o se, piuttosto, si rivela un teatro della delicatezza, in che misura vuole essere povero, quali sono gli impulsi. Cerchiamo un teatro che giochi con i ruoli dell’essere umano. Crediamo in tutti i termini e a tutte le forme per dire anima.
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