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Trittico o Della Semplicità del Male

Esposti
Regia: Valentina Carbonara
Drammaturgia: Valentina Carbonara
Attori: Emilio Barone, Emilia Bonomi, Valerio Elia, Ciro Esposito, Laurent Gjeci, Simona Perrone, Salvatore Veneruso
Anno: 2017
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Rituale, Shakespeare, Metateatro, Sud, Male

Buio. Una voce maschile intona una lamentazione.
Sul fondo del palco, costretto in un corridoio di luce verde, un uomo cammina avanti e indietro, cade e si rialza, senza sosta. Poi qualcosa cambia. L’uomo riesce a uscire da quello spazio e avanza verso il pubblico. Ha qualcosa da dirgli.
Intorno a lui, come partoriti dalle pareti, altre figure muovono i primi passi sul palco. Sono spaesati, confusi. Quando i loro sguardi si incontrano, i corpi prendono il sopravvento e li portano a compiere azioni apparentemente insensate, rapide, fuori dal loro controllo.
L’uomo batte le mani e succede qualcosa, la “grande ruota” inizia a girare: è tempo di mostrare la propria colpa, sentirne l’orrore, senza poter smettere.
Trittico o Della Semplicità del Male è un lungo rituale, sacro e profano, verso l’estasi. Non c’è finzione, l’attore viene qui e ora per raccontare una storia, per offrire il suo corpo e la sua voce a un personaggio, facendosi tramite. Ma i personaggi non sono liberi, sono costretti a rivivere costantemente la loro tragedia senza possibilità di scampo. E così gli attori che li portano in scena. Esiste un modo per fermare questo “Grande Meccanismo”?
I versi delle grandi tragedie di Shakespeare, alti e bellissimi, riescono a raccontare l’orrore e il nero che è dietro l’angolo e dentro il quale chiunque può precipitare in un attimo. E forse è per questo che Trittico va in scena, per restituire al teatro la sua antica forza catartica: guardare il male e capire com’è semplice.

Altri crediti: Liberamente tratto da: Amleto, Otello, Macbeth e Re Lear di W.Shakespeare
In collaborazione con: Morks, Festival Fantasio

Selezione AlmagrOFF 2018, Festival Internacional de Teatro Clàsico de Almagro

Produzione: EstroTeatro / Esposti

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esposto
[e-spó-sto] agg., s.

• Posto, collocato verso un determinato punto cardinale: e. a SUD
• Messo in mostra
• Abbandonato ai rischi
• Trovatello, fanciullo abbandonato, figlio di ignoti affidato alla pubblica assistenza e ricoverato in brefotrofi
• Quanto è narrato, elencato, in una petizione, in un memoriale o simili

Metterci a nudo per ciò che siamo, per quello che abbiamo da dare e da dire.
Non possediamo altre armi che i nostri corpi e le nostre parole.
Siamo Esposti perché non abbiamo riparo, non siamo al sicuro, come i bambini abbandonati nelle Ruote, come la merce in vetrina.

Valentina Carbonara e Ciro Esposito iniziano il loro sodalizio artistico a Napoli nel 2008 con lo spettacolo La bella Lena di Franca Battaglia Teatro (Finalista Premio Scenario 2009).
Dal 2010 al 2013 fanno parte dell’Associazione culturale AUèR dedicandosi alla formazione a alla creazione teatrale e partecipando a Festival e rassegne di rilievo nazionale (Teatri di Vetro, E45 Napoli Fringe Festival, Venti Ascensionali, Teatri Meridiani, Stazioni di Emergenza, Orizzonti Paralleli, Sciapò).
Tra i progetti in collaborazione con AUèR segnaliamo ‘A Ragna (Selezione Premio Ubusettete 2013).
Gli spettacoli prodotti da Esposti sono "Summertime" (corto teatrale, Festival Potenza Teatro 2008), “Kalì” (Selezione Premio Scenario Infanzia 2010), "Rosa Nurzia (Pena de l’Alma)" e "Carne" (2016). Nel 2017 dopo la vittoria di Valentina Carbonara di Fantasio – Festival Internazionale di Regia, EstroTeatro sceglie di co-produrre "Trittico o Della Semplicità del Male", tratto dalle grandi tragedie di Shakespeare e nato da ‘Ncurunat’, il progetto vincitore del concorso. Trittico ha debuttato ufficialmente nell’autunno 2017 andando in scena in anteprima a Trento e Napoli. Lo spettacolo viene selezionato per AlmagroOFF, certamen per giovani compagnie all’interno del 41° Festival Internacional de Teatro Clásico de Almagro, che ha segnato il suo debutto internazionale a luglio 2018. Nel 2019 con il progetto "Di questa vergognosa tenerezza" gli Esposti vincono il bando internazionale Programme Odyssée – ACCR, sostenuto dal Ministero della Cultura e della Comunicazione francese e lavorano in residenza artistica presso la Maison Maria Casarès.
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