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Vassilissa e la Babaracca

Kuziba
Regia: Raffaella Giancipoli
Drammaturgia: Raffaella Giancipoli, Daria Paoletta
Attori: Bruno Soriato Annabella Tedone
Trailer: Link
Anno: 2016
Premi: In-Box Verde Finalista 2018


Generi: Teatroragazzi (6-11)

Tags: Vassilissa, Baba Jaga, autoaccettazione, definizione identità, abbandono

Vassilissa è una bambina abituata a dire sempre sì, solo sì, sì mamma, si papà, sì a tutti pur di essere amata. E' una bambina brava e ubbidiente, la figlia perfetta che qualunque genitore vorrebbe: non si oppone, non protesta, non fa nulla di diverso da quello che gli viene chiesto. Vassilissa si prende cura degli adulti come se l'adulta fosse lei, a tal punto che quando la mamma muore è lei a rassicurare il padre accettando che si risposi. Ma poco prima di morire, la mamma dona a Vassilissa una bambolina alla quale chiedere aiuto in caso di difficoltà. Difficoltà che non esitano a presentarsi quando entra nella nuova casa: non appena il padre parte per un lungo viaggio d'affari, la nuova moglie rivela presto il suo cuore di matrigna e costringe Vassilissa ai lavori più umili e faticosi. Esasperata dalla piccola adulta che si ritrova in casa, la matrigna la manda con l'inganno nel bosco a cercare il fuoco dalla Baba Jaga, certa che non farà più ritorno. L'unica ad avere il fuoco sempre acceso è la terribile strega che vive arroccata nella Babaracca, la casa selvaggia con occhi di fuoco con la quale riduce i bambini in polpette. La Baba Jaga invece tiene Vassilissa con sé promettendole il fuoco se riuscirà a superare delle prove impossibili.
Grazie all'aiuto della bambolina e alla vicinanza con questa strega da cui tutti fuggono, Vassilissa scopre che non è poi così terribile dire ciò che si pensa per davvero, correndo il rischio di non essere accettati; scopre che il sì ha senso perché c'è il no, che si può essere amati anche quando non si è d'accordo.

Altri crediti: disegno luci Tea Primiterra
scene Bruno Soriato
musiche originali Mirko Lodedo e Francesco Bellanova -Casarmonica Edizioni
tecnico di scena Angelo Piccinni
cura della produzione Annabella Tedone

Produzione: Kuziba Teatro

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Kuziba è un diavoletto che vive nelle crepe tra le rocce, nelle fenditure della terra. Nato dalla fantasia yiddish, si materializza nel 2011 dall’incontro di Annabella Tedone, Raffaella Giancipoli e Bruno Soriato. Da quando ha scoperto questo mondo sotterraneo, passa il tempo a fare teatro e si diverte a punzecchiare gli esseri umani. Si nutre delle vite altrui, dorme su giacigli di vecchie carabattole, è goloso di carta stampata. Quando dorme sogna un teatro vivo, fatto per le persone, con le persone, a distanza di braccio; un teatro che non conosce ancora, un teatro che non c’è!
La nostra ricerca si fonda su Il teatro che non c'è , ovvero azioni teatrali partecipate ideate a partire dai luoghi e dalle persone che li abitano e caratterizzate dall'esperienza di residenza nel territorio attraverso laboratori aperti alla popolazione in cui cerchiamo di creare dei luoghi - fisici e interiori - dove sia possibile incontrare le persone in una dimensione specifica e non quotidiana, condensando in un tempo limitato la possibilità di indagare un tema. L’evento spettacolare è insieme festa, culmine e saluto. Il gioco del teatro ci offre la possibilità di far accadere il miracolo: trasfigurare il quotidiano e condividere con tutti uno spiraglio di immaginazione, piantando radici nel tempo futuro.
All'interno del progetto Il teatro che non c'è la compagnia percorre diversi sentieri di ricerca: nel 2011 la compagnia realizza il primo esperimento de 'Il teatro ti sPiazza', provocazione festosa per piazze sorprese, che nasce come carovana teatrale in alcuni paesi della Murge pugliesi (progetto vincitore del Bando Principi Attivi 2010 della Regione Puglia).
Nel 2012 avvia il progetto 'Il teatro ti sCarta', notti di fuoco per biblioteche incartate, grazie all’Officina teatrale rianimazione libri che ha portato alla realizzazione di “Fire Night”, azione teatrale partecipata nelle biblioteche e nelle librerie.
Nel 2013 realizza 'Il teatro ti sPaglia', primo esperimento di teatro di paglia in Puglia in collaborazione con la Rete Nazionale dei Teatri di Paglia: un anfiteatro in periferia costruito con balle di paglia assieme alla gente nel quale hanno luogo laboratori manuali, spettacoli, incontri.
Nel 2014 nasce 'Il teatro ti sBarca', che sulla scia dei progetti precedenti vede coinvolta la popolazione di paesi affacciati sul mare in laboratori che trasformano il porto nello scenario di una attesa.
Nel 2015 prende forma 'Il teatro ti sFiora', incursioni selvatiche per giardini invisibili, un accadimento teatrale dedicato al rapporto col mondo vegetale per giardini, serre e orti botanici.

Parallelamente alla ricerca sulle azioni teatrali partecipate, la compagnia si occupa della produzione di spettacoli: “Rita” (2009), regia di Raffaella Giancipoli - monologo sulla violenza di genere; “Vassilissa e la Babaracca” (2016), regia di Raffaella Giancipoli - teatro per l'infanzia e “L'estranea di casa” regia di Raffaella Giancipoli (in produzione, debutto previsto per la stagione 2017/18), monologo sull'esperienza delle badanti e degli orfani bianchi.
I membri della compagnia svolgono da anni attività di formazione attraverso laboratori di teatro per ragazzi e per bambini, progetti di promozione alla lettura nelle scuole, nelle biblioteche e nelle librerie. Con la regista e pedagoga Rossana Farinati mette a punto l’intervento laboratoriale per scuole superiori Antigone. Attraverso il conflitto con il mito.
La compagnia è composta da Annabella Tedone (classe 1983) attrice e responsabile dei percorsi di formazione teatrale per bambini e adolescenti; Bruno Soriato (classe 1984) attore, scenografo, responsabile tecnico e coordinatore del “Teatro che non c'è”; Raffaella Giancipoli (classe 1982) attrice, drammaturga e regista. Collaborano con noi: Tea Primiterra - light designer; Salvatore Magrone - videomaker; Iyas Jubeh - videomaker; Beatrice Mazzone – cartoon animator.
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