Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Blocco 3

Acab
Regia: Fabrizio Brandi, Francesco Niccolini, Roberto Aldorasi
Drammaturgia: Fabrizio Brandi e Francesco Niccolini
Attori: Fabrizio Brandi
Anno: 2015


Generi: Prosa

Tags: Il circolino, il quartiere, Mario, Il padre, gli anni 80

C’era una volta a Livorno, Mario Nesi, di anni undici, nato al Blocco 3, nel popolare e mitico rione della Guglia fra gli anni ’70 e ‘80. Il Blocco 3 è l’edificio che lo vede crescere, all’ombra del suo cortile e di una affollata e picaresca umanità, fra compagni di giochi esuberanti, e vicini di casa molto vicini. Mario, sotto l’ala protettiva del padre un tipico comunista d’acciaio di quei tempi, sviluppa i primi germi di ribellione umoristica e autocoscienza. La voglia di crescere ed emanciparsi, non tarderà a portare le prime trasgressioni e le prime esperienze amorose. L’ironia di Mario forgia il suo personaggio in un ritmo allegro ma non troppo.
Blocco 3 è il terzo palazzaccio di una serie di edifici di sicurezza, voluti dal regime fascista a scopo contenitivo per i sovversivi e architettonicamente commemorativo del tiranno (dall’alto si legge una scritta minacciosa come ricorda sempre a tutti il partigiano Oreste). È il centro di un mondo scomposto e ricomposto in un prisma che rifrange la memoria da diverse angolazioni. La narrazione tratteggia con disinvoltura uno spaccato caleidoscopico della profonda umanità che vi si affolla e affianca Mario nel suo mestiere di crescere e di vivere.

I bachi in frigorifero. Il giro d'Italia a tappini. Il bar Giuliano. La Pisorno. La Quercia le ghiande e i maiali. Il circolino. I gatti contro il muro. La Guglia. La cassetta dei galleggianti. Siddharta. La Vespa rossa. L'incerata. I Bagni Luana. Posillipo. L'Estatè. Il libeccio. La pizza da Frenzio. L'Americani. L'Ungheria. Il Paradiso. Le coreane. Camp Derby. Gli scogli piatti. Le triglie con il latte. Pajetta, Ingrao e Berlinguer. Oreste. Yuri senza la y. Mirkone con la k. Willi. Pedro. Ainstai. I fratelli Giordano. Il Gringo. Le caviglie di Cristina. Ciste e Acciuga. Paolino. La Gina. Mi pà.

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Fabrizio Brandi (Livorno 1965). Attore. Si diploma presso la Scuola di Ricerca Teatrale “Laboratorio Nove” di Firenze condotta da Barbara Nativi: Antigone, La morte di Danton e per il festival Intercity Italia-Spagna Dopo la pioggia, regia di Barbara Nativi.Si forma con Marco Baliani, Marco Martinelli, Yves Lebreton, Danio Manfredini.Si diploma alla Scuola di Commedia dell’ arte e dell’ attore comico di Reggio Emilia, diretta da Antonio Fava. Lavora con Paolo Migone in Fumo. Collabora come attore e autore con la compagnia Teatro Ferramenta di Bologna: Notturni per il festival di Volterra, Lussuria, Appunti di viaggio. Lavora con la Compagnia degli Onesti di Emanuele Barresi: La bisbetica domata, La donna di garbo, La vedova scaltra, La fortuna si diverte, Le smanie della villeggiatura. Svolge in parallelo un percorso artistico personale: Spifferi. Solosolare. Jonny e Santo. Casi per Caso in collaborazione con Leonardo Capuano. Otto con di Gabriele Benucci (compagnia Acab) con Fabrizio Brandi. Blocco 3,di Fabrizio Brandi e Francesco Niccolini, regia Roberto Aldorasi. E’attore di televisione: Area paradiso di Diego Abatantuono; il Commissario Manara ; I delitti del bar lume; e attore di cinema: La prima cosa bella, La pazza gioia di Paolo Virzì; I primi della lista, Piuma, di Roan Johnson; Non c’è più niente da fare di Emanuele Barresi, Il giocatore invisibile di Stefano Alpini; Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni.


Francesco Niccolini (Arezzo 1965). Drammaturgo e autore. Da 19 anni scrive con Marco Paolini e insieme a lui ha realizzato alcuni degli spettacoli più visti della carriera di Paolini. Ha scritto testi per Sandro Lombardi, Arnoldo Foà, Luigi D'Elia, Anna Bonaiuto, Massimo Schuster, Fabrizio Saccomanno, Angela Finocchiaro, Alessandro Benvenuti, Giuseppe Cederna, Banda Osiris e Alessio Boni. Alcuni dei suoi spettacoli sono stati rappresentati in molti paese d'Europa, in Africa, Stati Uniti e Asia da alcune delle più importanti compagnie italiane, francesi e belghe. Pubblica per Einaudi e Becco Giallo.

Roberto Aldorasi (Avellino 1981). Regista. Ha lavorato all’Odin Teatret in Danimarca agli spettacoli Ur-Hamlet(2006) e Medeas Bryllup(2008), regia di
Eugenio Barba. E' stato assistente di Barberio Corsetti ne La Guerra di Kurukshetra (I Classici dell’Olimpico 2013) e, insieme a Corsetti, ha diretto Pier Paolo!(2014). Per Corsetti ha curato varie coreografie di allestimenti lirici . Ha lavorato a Educazione Siberiana di Nicolai Lilin per il Teatro Stabile di Torino (2013). Insieme a Francesco Niccolini, per Thalassia, ha diretto gli spettacoli Kater (2014) e Andrè e Dorine (2014), con Luigi D'Elia. Nel 2013 ha diretto In Flagrante Delicto, una produzione Fattore K con Marcello Prayer. Nel 2015 ha diretto Corrispondenze, vincitore de I Teatri del Sacro 2015, e I Duellanti con Alessio Boni e Marcello Prayer, presentato in anteprima al 58° Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Condividi