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io ti so

andrea panichi
Regia: andrea panichi
Drammaturgia: andrea panichi
Attori: andrea panichi camillo marcello ciorciaro
Trailer: Link
Anno: 2015


Generi: Prosa

Tags: spogliatoio, rugby, maschere

Le motivazioni che mi hanno portato alla scrittura di io ti so si legano in maniera
conseguenziale tra loro: sono partito dall'osservazione della classe dirigente, non solo per la
grande visibilità di cui questa gode, ma anche e sopratutto per le numerose critiche, lecite o
meno, a questa mosse da classi sociali differenti che, inconsapevolmente, si rendono
protagoniste dei medesimi atteggiamenti che condannano. Un riscontro personale mi è
arrivato nel momento in cui attendevo di firmare un contratto di lavoro che nonostante i
ripetuti solleciti tardava ad arrivare. Inevitabilmente la mia condotta lavorativa ha subito una
cambiamento che giustificavo con la noncuranza del mio titolare. A distanza di tempo mi
sono reso conto che il mio modo di lavorare, in quel periodo, era negligente quanto quello
che contestavo al mio datore di lavoro.
Un ultimo punto, ma non meno importante è stata l'osservazione e la curiosità per il gioco
del rugby, uno sport tra i più democratici che esistano, anche se a prima vista potrebbe
sembrare privo di controllo. Questo terzo elemento, utilizzato come metafora, è stato
sfruttato come collante tra tutti i punti precedenti.
Io ti so racconta le dinamiche tra Andrea e Camillo legati da un rapporto che vede il primo
alle dipendenze del secondo ed un contratto di lavoro che tarda ad arrivare da un anno.
Il testo, partendo dal rapporto signore-servo di Hegel espresso in Fenomenologia dello
spirito e ripreso poi da Marx nel suo Il Capitale, tenta di riflettere sul tema del lavoro e delle
possibilità, ma anche e sopratutto sull'osservazione e la consapevolezza di se stessi,
arrivando a considerare il fallimento sociale di un individuo nel momento in cui dimentica o
ignora la propria etica e la propria morale.
Non a caso nel finale si affronterà il tema del fallimento dell'azienda guidata da Camillo,
fallimento reale o falso che sia, dovuto ad una guida e ad una dirigenza contestabile. Andrea
a questa notizia sarà tenuto a riflettere su quale potrà essere il suo prossimo futuro: firmare
una lettera di dimissioni per assicurarsi la sua Buona Uscita e rimanere senza lavoro o
ignorare la notizia e vedere fino in fondo, al costo di non percepire il TfR, se Camillo stia
mentendo o meno.
Il legame tra Andrea e Camillo è costruito su non detti e su maschere che presto si
disgregheranno portandoli a vivere l'ultima ora del loro rapporto, basato su una moralità
ipocrita.
I due protagonisti sanno di indossare delle maschere sociali e hanno la consapevolezza che
questa sia ben nota al compagno, quello che fanno finta di nascondere a se stessi è ciò che si
cela dietro la maschera dell'altro e nel momento in cui queste cadranno saranno tenuti ad
accettare, nonostante le "messe in scena" per nasconderlo, chi sia davvero la persona che
hanno di fronte. Questo li porterà dunque a prendere la loro ultima decisione.
Più volte i due protagonisti proveranno ad uscire dallo spogliatoio, ma il potere altalenante
esercitato da l'uno sull'altro li po

Produzione: andrea panichi

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Andrea Panichi nasce a Teramo il 19\12\1982, a 19 anni si trasferisce a Roma dove inizia a frequentare l'università degli Studi di Roma 3, seguendo il corso di Laurea del D.A.M.S. e laureandosi nel 2007. Contestualmente segue studi di recitazione, prima diplomandosi presso la N.U.C.T. (Nuova Università del Cinema e della Televisione) tenuta dai docenti G. Argirò, M. Zanchi, V. Ciangottini e poi presso L'ATTORE. La formazione professionale continua seguendo laboratori teatrali con V. Cruciani, N. Bruschetta, C. Carotenuto, E. Dante, M. Sorrentino, E. Giordano, G. Sepe.
Lavora in teatro con G. Licata, P. Dattola, G. L. Bonifati nella I edizione dei Teatri del Sacro con lo spettacolo “Ammaliata”, vincitore del Bando, C. E. Lerici, M. Valiante, S. Tavano con il corto teatrale “La lingua nel bacio” aggiudicandosi il premio di miglior corto teatrale Premio della Giuria nella I edizione di Proposte in Cantiere, presidente Paola Tiziana Cruciani, N. Bruschetta, V. Cruciani e con Mascia Musi diretti da E. Giordano nello lo spettacolo “A bocca piena” debuttando al Napoli Teatro Festival del 2012.
Viene diretto in due videoclip musicali da S. Salvati e per il cinema lavora tra gli altri con Romano Scavolini nella sua trilogia “L'Apocalisse delle scimmie”, in Tv partecipa alla III stagione della serie “Boris”
Oltre studiare recitazione studia anche drammaturgia con P. Mazzotta, G. Rappa e M. Santeramo. Nel 2013 scrive il suo primo testo “Io ti so” che gli vale il premio Bando Nuove Drammaturgie promosso dal Teatro Biblioteca Quarticciolo ed è finalista nel Premio DARTS per la Sezione Drammaturgia.
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