La Dama Demodè 1-C'era una volta, in una grande e moderna città, una signora minuta che amava vestirsi con abiti antichi e ben curati. 2-La sua casa assomigliava ad una grande gonna, larga a terra e stretta in alto. Proprio lì, poco prima del tetto, affacciava la finestra della sua stanza da cui la si udiva spesso cantare una musica lirica molto particolare. 3-Viveva da sola ed era infastidita dalle altre persone perchè tutti la consideravano strana, evitavano sempre di passare davanti la sua casa e avevano il vizio di soprannominarla; La Dama Demodè! 4-Tutti tranne un signore solitario, dall’aria stralunata, che amava stare davanti alla casa della dama per ascoltarla cantare. L'accompagnava spesso con dei ritmi creati percuotendo delle vecchie scarpe che portava sempre con se, riposte in una grande e vecchia borsa. Nessuno capiva perché, da bravo musicista qual’era suonasse con delle scarpe, ma era questo quello che gli piaceva fare e incompreso da tutti, lo faceva sempre da solo. 5-Un bel giorno di primavera, la dama cantando felice aprì la finestra e sentendo quello strano battere si innervosì. Scese in strada per farlo smettere, ma la porta si chiuse dietro di lei lasciandola fuori. Così, per la prima volta si incontrarono... Lei con i suoi modi gentili, nobili e riservati. Lui con il suo fare goffo e maldestro, ma gentile. 6-Data la situazione ironica si misero a ridere e la dama gli chiese se poteva aiutarla a riaprire la porta. Lui, emozionato, si accanì in modo maldestro contro la maniglia, spaventando la donna che, non appena aperta la porta scappò subito nella sua stanza a chiudere la finestra. 7-Lui, mortificato e dispiaciuto, per farsi perdonare pensò di suonare per lei, ma questa volta dalla sua borsa prese la chitarra. Quella dolce musica rallegrò la dama, facendola sentire felice come una bambina. Dopo aver riaperto la finestra iniziò a giocare con una delle sue passioni più lontane; degli hula-hoop colorati che da tempo non usava più. 8-Il nostro musicista entusiasta di vederla divertita, iniziò a suonare più velocemente, a percuotere le scarpe fra loro e a saltare come un canguro. La dama decise di assecondare quel suo modo bizzarro di suonare e, continuando a far roteare sempre più cerchi, iniziò addirittura a cantare! 9-Presa da quel gioco vertiginoso cominciò, senza volere, a modificare il ritmo del suo canto facendolo sembrare una batteria suonata a 4 mani. Lui a quel punto posò la chitarra e iniziò a ballare, facendo addirittura delle vere e proprie acrobazie. In quell'istante capirono di avere molto in comune, ma lei, presa dalla timidezza, richiuse la finestra interrompendo quel magico momento. 10-Il musicista non si arrese e provò a riconquistarla nuovamente, questa volta con il suo amato violino. La dama riapparve alla finestra ma lui, distratto dal suo strumento che tanto amava suonare, questa volta non la notò nemmeno. 11-Suonando sempre più appassionatamente, in un guìzzo, gli scivolò via l'archetto! In tutta fretta ne prese un altro e un altro ancora, archetti sempre diversi e via via che li provava, con un impeto fulmineo, si ritrovò a lanciarli in aria e a riprenderli come un giocoliere del circo fa con le palline. La Dama, osservandolo stupita dalla sua finestra, si ritrovò ad assistere ad un vero e proprio spettacolo circense. Stupita e ispirata cominciò a ballare come mai aveva fatto, fino a ritrovarsi a testa in giù, in equilibrio sulle mani. 12-Ormai era chiaro ad entrambi che insieme potevano sentirsi finalmente liberi di essere come desideravano, senza sentirsi giudicati per il loro bizzarro carattere. Così, la dama decise di scendere ad aprirgli la porta, per invitarlo ad entrare. La stanza al piano terra era piccola, piena di attrezzi da falegname e al centro, vi era un baule di legno, con ai lati opposti due sedie. 13-Piano piano, in modo del tutto naturale, dopo essersi seduti, incominciarono a fare quello che a loro più piaceva: Il musicista si sfilò le scarpe e percuotendole sul baule iniziò a creare il ritmo per la festa. Nel mentre, la dama lo accompagnava con dei canti fantasiosi. 14-Il signor musicista con euforia cominciò a sfregare l'archetto del violino su tutti gli oggetti della stanza per cercare di creare dei nuovi suoni. Usandolo su una sega da falegname riuscì meravigliosamente a creare una melodia che sembrava un canto lirico. 15-La dama, addobbando la stanza a festa con tantissimi palloncini colorati e oggetti di tutti i tipi, si mise a tirare in aria qualsiasi cosa in qualsiasi direzione con molto entusiasmo. Lanciando dei coltelli verso il baule riuscì magicamente a piantarli, facendo addirittura scoppiare uno dei palloncini al volo. 15-Quello scoppio li fece innamorare perdutamente! Ammaliati l'uno dalle particolarità dell’altro capirono che quelle doti, che al mondo apparivano così bizzarre, li rendevano unici e speciali. 16-Alla fine della festa, dopo quel turbine di emozioni, lei ritornò nella sua stanza per chiudere la finestra, ma questa volta, non da sola! Fine. Storia tratta dallo spettacolo La Dama Demodè. Di e con compagnia Duolinda. Autore Mario Levis. www.duolinda.com www.mariolevis.com